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Aumento del 26% dei reati mafiosi e del 27% dei reati tributari in Toscana

Aumento dei reati di criminalità organizzata e tributaria in Toscana

Nel distretto della Toscana, si è registrato un significativo aumento dei reati di criminalità organizzata (+26%) e in materia tributaria (+27%). Questi dati emergono dalla relazione del procuratore generale della Corte d’appello di Firenze, Ettore Squillace Greco, sull’attività degli uffici requirenti del Distretto di Firenze per l’Anno Giudiziario 2024.

Aumento dei reati di criminalità organizzata

Tra i reati di criminalità organizzata, l’aumento più consistente riguarda le iscrizioni per il delitto di associazione finalizzato al traffico di stupefacenti. Nel periodo compreso tra il 1 luglio 2022 e il 3 giugno 2023, sono state registrate 58 iscrizioni, rispetto alle 41 del periodo precedente. Questo dato conferma l’importanza di prestare grande attenzione a questo settore in Toscana.

Secondo il procuratore generale, il porto di Livorno sta diventando un nodo cruciale nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con la ‘ndrangheta che svolge un ruolo di primo piano. La pericolosità di questi traffici che coinvolgono la Toscana richiede un costante sforzo organizzativo e investigativo, nonché un impegno di coordinamento a livello nazionale e internazionale. In questo senso, è essenziale il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e di organi come Eurojust.

Aumento dei reati in materia tributaria

Oltre ai reati di criminalità organizzata, si è registrato anche un aumento significativo dei reati in materia tributaria (+27%). Questo dato evidenzia la necessità di un’attenzione particolare per contrastare le frodi fiscali e garantire il corretto funzionamento del sistema tributario.

Ruolo dei gruppi criminali stranieri

Secondo Squillace Greco, in Toscana sono soprattutto gli africani (tunisini, marocchini, nigeriani, senegalesi) e gli albanesi a occupare una buona parte del mercato della droga. Questi gruppi criminali coprono diversi settori, dal traffico medio-alto alla vendita di droga sulle piazze. Inoltre, la criminalità albanese, anche in Toscana, spesso utilizza persone senza precedenti penali per custodire la droga e prendere in affitto immobili con falsi nomi, utilizzandoli come depositi di stupefacente.

La relazione del procuratore generale sottolinea l’importanza di un impegno costante per contrastare la criminalità organizzata e i reati tributari in Toscana. È necessario un coordinamento a livello nazionale e internazionale, con il supporto di organi come la Direzione Nazionale Antimafia e Eurojust, per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento del sistema giudiziario.

Redazione

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