Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
L’inizio dell’anno scolastico 2024-2025 si preannuncia difficile per le famiglie italiane, alle prese con un aumento significativo delle spese per l’istruzione. Secondo le stime elaborate dalla Rete degli Studenti Lazio, insieme a Cgil e Flc Cgil Roma e Lazio, il costo medio per ogni studente supererà i 1.200 euro, segnando un incremento di quasi il 12% rispetto allo scorso anno. Questo rappresenta un ulteriore aggravio per le famiglie, dopo un incremento cumulativo del 23,4% negli ultimi quattro anni, a causa dell’inflazione e di vari rincari sui materiali scolastici.
Rincari e spese per il corredo scolastico
L’aumento del costo dei materiali scolastici
Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il costo del corredo scolastico ha subito un rincaro medio del 6,6%. Questa situazione si riflette non solo sui materiali didattici di base, ma anche sui libri di testo, che incidono significativamente nel budget annuale delle famiglie. Per ogni studente, si stima che il costo totale dei libri di testo obbligatori, insieme a due dizionari, raggiunga mediamente 591 euro. Questo segna un aumento dell’18% rispetto al 2023. Tali spese possono rivelarsi insostenibili per molte famiglie, soprattutto alla luce del contesto economico attuale e dell’aumento dell’inflazione.
Costi aggiuntivi: trasporto e tecnologia
Oltre ai materiali scolastici e ai libri, vi sono ulteriori spese da considerare, come quelle per il trasporto pubblico e per l’acquisto di strumenti digitali essenziali quali tablet e computer. Questi dispositivi sono ormai diventati fondamentali per il percorso formativo degli studenti, ma contribuiscono ulteriormente a un carico economico già gravoso. Le famiglie si trovano a dover affrontare una somma complessiva di spese che supera i 1.200 euro, un vero e proprio ostacolo per quelle in difficoltà economica.
Povertà relativa e accesso all’istruzione
Una situazione critica per le famiglie nel Lazio
Nel Lazio, la situazione si fa ancora più preoccupante: il 14,3% delle famiglie con almeno un figlio in età scolastica vive in condizioni di povertà relativa. Questo dato, evidenziato dalle organizzazioni sindacali, pone in risalto una realtà drammatica, in cui la speculazione sul diritto all’istruzione funge da freno per molte famiglie. Questo quadro porta a riflessioni sulla necessità di forti politiche pubbliche volte a garantire l’accesso universale all’istruzione e a contrastare le disuguaglianze sociali.
Chiamata all’azione per un sistema scolastico equo
Le sigle sindacali chiedono un intervento deciso da parte della Regione Lazio per garantire la gratuità dell’istruzione fino al termine del percorso scolastico, in linea con quanto stabilito dall’articolo 3 della Costituzione italiana. È urgente che si attuino misure concrete per sostenere le famiglie che hanno visto erodere il proprio potere d’acquisto, promuovendo un sistema scolastico davvero accessibile a tutti.
Iniziative per contrastare il caro scuola
Progetti di solidarietà tra studenti
In risposta a queste difficoltà, la Rete degli Studenti Medi del Lazio ha attivato iniziative come “Equilibro”, un progetto di mercatini per la vendita di libri usati. Questa iniziativa mira a ridurre i costi per gli studenti e a proporre soluzioni alternative alle famiglie che si vedono costrette a fare i conti con il caro scuola. Una simile mobilitazione tra giovani mira a creare una rete di supporto per affrontare le sfide economiche e garantire il diritto allo studio a tutti.
Investimenti necessari nel capitale umano
Le organizzazioni coinvolte sottolineano la necessità di investimenti reali da parte della Regione nel settore scolastico, piuttosto che ricorrere a misure temporanee o bonus spot, che non risolvono il problema alla radice. È essenziale che i fondi vengano destinati a migliorare le strutture scolastiche e a garantire un equo accesso all’istruzione per tutti gli studenti, affinché il diritto allo studio non venga messo in discussione da fattori economici.