Aumento delle frodi Ue nel 2022: casi e importi in crescita, ma inferiori alla media quinquennale

Aumento delle frodi Ue nel 202 Aumento delle frodi Ue nel 202
Aumento delle frodi Ue nel 2022: casi e importi in crescita, ma inferiori alla media quinquennale - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2023 by Redazione

Irregolarità e frodi segnalate nell’UE ammontano a 1,66 miliardi di euro

Nell’intera Unione Europea, sono state segnalate irregolarità e frodi per un valore complessivo di 1,66 miliardi di euro, di cui 782 milioni riguardano le risorse proprie e 676,5 milioni la politica di coesione e pesca. Il Belgio si posiziona al primo posto della lista con 373,5 milioni di euro, seguito dalla Polonia con 215,6 milioni e dalla Slovacchia con 189,7 milioni. L’Italia si colloca al nono posto con il 4,3% del totale.

Aumento delle segnalazioni di irregolarità per i fondi strutturali

Nel 2022, sono state segnalate 105 irregolarità per i fondi strutturali europei, registrando un aumento del 26,5% rispetto all’anno precedente. È importante sottolineare che si tratta esclusivamente di irregolarità non fraudolente, anche se otto casi sono stati avviati a procedimenti penali il cui esito potrebbe modificare la situazione. L’Italia è uno dei nove Paesi che non hanno segnalato frodi per i fondi Sie, insieme a Belgio, Irlanda, Spagna, Lituania, Lussemburgo, Malta, Austria e Finlandia. Dal punto di vista finanziario, l’importo totale ammonta a 23,59 milioni di euro, registrando un aumento del 33,2%. Tuttavia, i dati del 2022 rimangono al di sotto della media degli ultimi cinque anni, sia per il numero di casi che per gli importi. Inoltre, l’Italia si posiziona al nono posto rispetto agli altri Paesi dell’UE.

Le segnalazioni di irregolarità e frodi per regione

Nel 2022, il numero di autorità di gestione che hanno segnalato irregolarità o frodi è aumentato da 15 a 24. La Regione Toscana si posiziona al primo posto, seguita dalla Calabria, dalla Puglia, dall’Agenzia per la Coesione (ora cancellata) e dalla Valle d’Aosta. In termini di valore degli importi, la Calabria è in testa con segnalazioni per 8 milioni di euro, corrispondenti al 34,25% del totale. A breve distanza seguono altre due regioni del Sud: la Puglia con 6,2 milioni di euro (26,33%) e la Campania con 2,8 milioni di euro (12,18%).

Il Fesr è il fondo più interessato dalle segnalazioni

Nel ciclo di programmazione 2014-2020, il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) è il fondo maggiormente coinvolto nelle segnalazioni, con 90 casi che rappresentano l’85,7% del totale, per un valore di 21,6 milioni di euro (91,8%). Seguono il Fondo sociale europeo (Fse) con 14 casi per 1,8 milioni di euro e il Fondo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) con un caso per 38mila euro.

Chiusura dei casi nella banca dati Ims

Nel corso dell’anno, sono stati chiusi 188 casi nella banca dati Ims, un’attività fondamentale per dimostrare che lo Stato membro ha adempiuto a tutti gli obblighi per evitare danni finanziari all’UE e prevenire addebiti finanziari. Attualmente, nella banca dati sono presenti 718 casi, 106 in meno rispetto alla fine del 2021. Nel 2022, sono stati chiusi 188 casi, per un importo totale di 35,5 milioni di euro a carico dell’UE. Il Ministero delle Imprese si distingue per aver concluso 39 casi, seguito dalla Calabria e dalla Campania con 26 e 25 casi rispettivamente.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use