Aumento delle giudici donne alla Corte Costituzionale: solo 8 su 121 dal 1956, una eletta dal Parlamento

Il Parlamento italiano si riunisce per l’elezione di quattro giudici costituzionali, affrontando il gap di genere nella Corte e promuovendo una maggiore equità nella giustizia.
"Giudici donne alla Corte Costituzionale: solo 8 su 121 dal 1956, evidenziando la scarsa rappresentanza femminile." "Giudici donne alla Corte Costituzionale: solo 8 su 121 dal 1956, evidenziando la scarsa rappresentanza femminile."
aumento delle giudici donne alla corte costituzionale: solo 8 su 121 dal 1956, una eletta dal parlamento nel 2025

Ultimo aggiornamento il 13 Febbraio 2025 by Francesca Monti

Il Parlamento italiano si prepara a una seduta comune giovedì prossimo, un evento che segna la quattordicesima convocazione per affrontare una questione cruciale: l’elezione di quattro **giudici** **costituzionali**. Questo incontro rappresenta non solo un’opportunità per rinnovare la composizione della **Corte**, ma anche un’importante occasione per affrontare il persistente **gap** di **genere** che caratterizza l’organo **giudiziario**.

Il gap di genere nella Corte costituzionale

Dal 1956, solo otto **donne** hanno avuto l’onore di servire come **giudici** **costituzionali** in **Italia**, un dato che evidenzia un divario di **genere** significativo e preoccupante. La **Corte** **costituzionale**, istituita con la **Costituzione** del 1948 e operativa dal 1956, ha visto un predominio maschile con 113 **uomini** su 121 **giudici** nominati fino ad oggi. Questo squilibrio è particolarmente evidente se si considera che il primo ingresso femminile nella **Corte** risale a 40 anni fa, quando **Fernanda** **Contri** è stata nominata dal presidente della **Repubblica** **Oscar** **Luigi** **Scalfaro** nel novembre del 1996. Da quel momento, solo altre sette **donne** hanno seguito le sue orme, tra cui nomi noti come **Marta** **Cartabia** e **Daria** **De** **Pretis**.

Attualmente, la situazione non è molto migliorata. Con un **Collegio** ridotto a soli 11 **giudici**, solo tre di essi sono **donne**, tutte nominate non dal **Parlamento** ma dal **Presidente** della **Repubblica** **Sergio** **Mattarella** e dalla **Corte** di **Cassazione**. Questo scenario sottolinea l’importanza della prossima convocazione delle **Camere**, che potrebbe rappresentare un’opportunità per riequilibrare la composizione della **Corte** e ridurre il **gap** di **genere**. L’elezione dei quattro **giudici** **costituzionali** potrebbe portare la presenza femminile a sette, un passo significativo verso una maggiore **equità**.

Le opportunità di rinnovo

La seduta di giovedì prossimo non è solo un momento di elezione, ma anche un’occasione per il **Parlamento** di riflettere sulla propria responsabilità nel promuovere la **parità** di **genere**. Con la decadenza di **Silvana** **Sciarra**, **Augusto** **Barbera**, **Franco** **Modugno** e **Giulio** **Prosperetti**, il **Parlamento** ha la possibilità di rinnovare la **Corte** e, al contempo, di apportare un cambiamento significativo nella rappresentanza femminile. La prospettiva di avere sette **donne** su quindici **giudici** sarebbe un traguardo storico per la **Corte** **costituzionale**, un passo avanti che potrebbe ispirare una nuova generazione di **donne** a intraprendere carriere nel **diritto** e nella **giustizia**.

La nomina dei **giudici** **costituzionali** è un processo che coinvolge tre organi dello **Stato**: il **Presidente** della **Repubblica**, il **Parlamento** in seduta comune e le supreme **magistrature**. Storicamente, il **Quirinale** ha giocato un ruolo fondamentale nel promuovere la presenza femminile nella **Corte**, con sei nomine su otto totali. Questo dato evidenzia l’importanza delle scelte politiche e istituzionali nel plasmare la composizione della **Corte** e nel promuovere una maggiore inclusione.

Un futuro di maggiore equità

La questione della **parità** di **genere** nella **Corte** **costituzionale** non è solo una questione di numeri, ma riguarda anche la rappresentanza e la diversità nel sistema **giudiziario** **italiano**. La presenza di **donne** in posizioni di potere e responsabilità è fondamentale per garantire che le diverse prospettive siano rappresentate nelle decisioni che influenzano la vita dei **cittadini**. La storia della **Corte** ha visto un lento ma costante progresso, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

L’elezione dei nuovi **giudici** **costituzionali** rappresenta quindi un’opportunità non solo per rinnovare la **Corte**, ma anche per inviare un messaggio forte e chiaro sulla necessità di una maggiore inclusione e rappresentanza. La speranza è che il **Parlamento**, in questa seduta, possa compiere un passo decisivo verso un futuro di maggiore **equità** e **giustizia**, contribuendo a colmare il **gap** di **genere** che ha caratterizzato la **Corte** per decenni.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use
Change privacy settings
×