Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2023 by Redazione
Aumento dei femminicidi in ambito familiare o affettivo
Secondo il report “Il Punto – Il pregiudizio e la violenza contro le donne” del Servizio Analisi Criminale, nel 2023 sono state uccise 109 donne fino al 3 dicembre, di cui 90 in ambito familiare o affettivo. Tra queste, ben 58 sono state uccise dal proprio partner o ex partner. Questi dati, presentati alla Direzione Centrale Polizia Criminale, evidenziano un fenomeno profondo e complesso: la violenza di genere.
Modus operandi degli omicidi
Il report analizza anche il modus operandi degli omicidi commessi in ambito familiare o affettivo. Nel periodo gennaio-settembre 2023, così come nel periodo corrispondente del 2022, si è riscontrato un uso predominante di armi improprie e/o armi bianche, con 28 casi nel 2023 e 31 casi nel 2022. Inoltre, sono state utilizzate armi da fuoco in 24 casi nel 2023 e 18 casi nel 2022. Altri metodi utilizzati sono le lesioni/percosse (12 casi in entrambi gli anni) e l’asfissia/soffocamento/strangolamento (10 casi nel 2023 e 12 casi nel 2022).
Donne vittime di omicidio con più di 45 anni
Un dato preoccupante emerso dal report è che nel 64% dei casi le vittime di omicidio da parte del partner o ex partner avevano più di 45 anni. Inoltre, nel 73% dei casi gli autori di omicidio volontario sono italiani, di cui l’85% ha un’età superiore ai 30 anni e il 59% ha più di 45 anni. Le donne uccise da partner o ex partner, per l’81% italiane, rappresentano il 64% dei casi di omicidio con più di 45 anni e il 28% sono ultrasessantacinquenni.
Calo dello stalking e delle violenze sessuali, aumento del revenge porn e della costrizione a matrimonio
Il report evidenzia anche alcune tendenze in diminuzione e in aumento. Nei primi nove mesi del 2023 si registra una diminuzione del 13% degli atti persecutori, con 12.491 casi rispetto ai 14.326 dell’anno precedente. I maltrattamenti contro familiari e conviventi diminuiscono del 12%, con 16.599 casi nel 2023 rispetto ai 18.843 del 2022. Le violenze sessuali diminuiscono del 12%, con 4.341 casi nel 2023 rispetto ai 4.909 del 2022.
Tuttavia, si registra un aumento del revenge porn (+1%) e della costrizione o induzione al matrimonio (+45%). Nel periodo gennaio-settembre 2023 sono stati registrati 16 casi di costrizione o induzione al matrimonio, rispetto agli 11 dell’anno precedente. Le vittime di revenge porn sono principalmente donne (69%) e quelle di costrizione o induzione al matrimonio sono prevalentemente di genere femminile (88%). È importante sottolineare che il 33% delle vittime di costrizione o induzione al matrimonio è minorenne e il 65% è di nazionalità straniera.
In conclusione, il report evidenzia un aumento dei femminicidi in ambito familiare o affettivo, con un modus operandi che spesso prevede l’uso di armi. Inoltre, si registra un’alta percentuale di vittime con più di 45 anni. Nonostante una diminuzione dello stalking, dei maltrattamenti e delle violenze sessuali, si osserva un aumento del revenge porn e della costrizione o induzione al matrimonio. Questi dati mettono in luce la necessità di continuare a combattere la violenza di genere e di promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza.