Aumento spaventoso delle morti sul lavoro: Centro studi Cub riporta quasi 1.500 decessi nel 2023

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Aumento spaventoso delle morti sul lavoro: Centro studi Cub riporta quasi 1.500 decessi nel 2023 - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2024 by Redazione

Aumento dei decessi sul lavoro nel 2023: 1.485 vittime

Secondo un’elaborazione del Centro Studi della Cub basata sui dati dell’Inail e dell’Osservatorio nazionale morti sul lavoro, nel 2023 si è registrato un aumento dei decessi sul lavoro in Italia. Complessivamente, sono stati registrati almeno 1.485 decessi, rispetto ai 1.484 del 2022, calcolati con gli stessi parametri. Questo dato corrisponde a una media di quasi 30 decessi a settimana e poco meno di 4 al giorno.

Settori a rischio e cause degli incidenti

I settori lavorativi con il più alto rischio per i lavoratori rimangono l’agricoltura, i trasporti e l’edilizia. Nel dettaglio, si contano 162 decessi causati da incidenti con trattori e 117 tra gli autotrasportatori. Inoltre, sono stati registrati altrettanti decessi tra automobilisti e passeggeri, anche se non sono inclusi nella categoria dei morti sul lavoro. Spesso, gli incidenti sono causati da stanchezza e malori alla guida. Inoltre, sono stati registrati 95 decessi tra operai, impiegati, agricoltori e braccianti a causa di malori sul posto di lavoro. Il sindacato afferma che durante i mesi di luglio e agosto, a causa del caldo, si è verificato un elevato numero di decessi per infortuni sul lavoro, soprattutto nei cantieri. Altri decessi sono stati causati da incidenti domestici (59) e da taglialegna travolti e uccisi dagli alberi che stavano tagliando (34).

Le regioni con il maggior numero di decessi

La Lombardia si posiziona al primo posto per il numero di decessi sul lavoro, con un totale di 185 vittime. Seguono il Veneto con 142 decessi, la Campania con 123, la Sicilia con 109, l’Emilia-Romagna con 112, il Piemonte con 101, il Lazio con 97, la Puglia con 95, la Toscana con 87, la Calabria con 86, le Marche e l’Abruzzo con 48, il Friuli con 39, la Sardegna con 42, il Trentino Alto Adige con 33, la Liguria con 32, l’Umbria con 27, la Basilicata con 14, il Molise con 10 e la Valle d’Aosta con 5.

La richiesta di un “reato di omicidio sul lavoro”

Walter Montagnoli, della segreteria nazionale Cub, ribadisce la richiesta che venga istituito a livello legislativo il “reato di omicidio sul lavoro” per i titolari e i responsabili delle aziende che non rispettano le regole e le normative sulla sicurezza. Questa misura mira a garantire una maggiore responsabilità e a prevenire futuri incidenti mortali sul lavoro.

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