Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2024 by Francesca Monti
La rinomata avvocata Giulia Bongiorno ha rilasciato poche parole enigmatiche mentre usciva dal tribunale di Tempio Pausania, lasciando intravedere sviluppi misteriosi nel caso in corso.
legale e senatrice alla difesa
Giulia Bongiorno, figura di spicco nel panorama legale italiano e attuale senatrice, sta difendendo la ragazza italo-norvegese che accusa Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi di violenza sessuale di gruppo. La presenza dell’avvocata nel tribunale di Tempio Pausania è stata caratterizzata da un’intensa udienza a porte chiuse, durante la quale ha incrociato Francesco Corsiglia, uno degli imputati.
Durante l’udienza, Bongiorno ha sottoposto a Corsiglia un interrogatorio serrato della durata di circa due ore, incentrandosi sullo scambio di messaggi e chat tra la ragazza e i quattro giovani dopo l’episodio incriminato, verificatosi nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo nel luglio del 2019.
Approfondimenti e interrogativi
La nota avvocata ha sollevato questioni cruciali riguardanti l’assenza di una denuncia per calunnia nei confronti della sua assistita, sottolineando il mistero che avvolge le gravi accuse mosse dalla studentessa italo-norvegese contro Corsiglia e i suoi amici. Questi ultimi, al contrario, sostengono che i rapporti sessuali avuti quella notte a Costa Smeralda furono consensuali, dopo una serata trascorsa in discoteca cinque anni fa.
Proseguono le testimonianze
Nonostante l’uscita dall’aula dell’avvocata Bongiorno, l’udienza procede senza intoppi, con Corsiglia che continua a rispondere ai quesiti del legale della parte civile, Dario Romano, in un’atmosfera carica di tensione e interrogativi.