Baby gang attacca studente, rapper-insegnante rinuncia alla musica - avvisatore.it
Il rapper Luca Blindo ha preso una decisione coraggiosa rinunciando al suo concerto live ad Afragola, in provincia di Napoli, dopo che uno dei suoi allievi è stato aggredito da una baby-gang. L’artista, noto anche per le sue esibizioni a Domenica In, ha espresso il suo netto rifiuto della violenza, mettendo al primo posto il rispetto per l’essere umano.
“Non mi sento di cantare con un allievo con il naso rotto: prima della musica c’è il fattore umano, mi dispiace per i miei ragazzi, qualcuno sta piangendo… vi chiedo scusa ma non mi è mai successa una cosa del genere”, ha dichiarato Luca Blindo. Questo gesto dimostra la sua coerenza con i valori che promuove attraverso la sua arte, sottolineando l’importanza di reagire con fermezza di fronte alla violenza.
L’aggressione subita dall’allievo di Luca Blindo ha avuto luogo poco prima dell’inizio del concerto, quando una baby-gang ha preso di mira il giovane, causandogli lesioni al setto nasale. Questo evento ha spinto l’artista a interrompere lo spettacolo, preferendo non proseguire di fronte a un atto così vile e inaccettabile.
In merito all’episodio, Luca Blindo ha commentato: “Un gruppo di villani ha aggredito un mio allievo prima dell’inizio del concerto. Ho preferito non proseguire il live perché davanti alla violenza non si può rimanere indifferenti. Mi è tanto dispiaciuto, era un momento bello per la città, la piazza era gremita. Spero che Afragola abbia capito e che l’evento possa rifarsi in grande stile”. Queste parole evidenziano la sua sensibilità e la sua ferma condanna verso atti violenti.
Luca Blindo, noto anche come Geolier, proviene da una realtà difficile, essendo nato e cresciuto ad Afragola, nel rione Salicelle, una zona conosciuta per le sue sfide e difficoltà. Questo contesto ha plasmato la sua sensibilità verso le ingiustizie e la sua determinazione nel promuovere valori di rispetto e solidarietà attraverso la sua musica.
La sua rinuncia al concerto live rappresenta un gesto di coerenza con la sua visione artistica e sociale, dimostrando che per Luca Blindo la musica non può prescindere dall’etica e dal rispetto per la dignità umana. La sua speranza è che eventi futuri possano celebrare la bellezza e la positività, senza essere offuscate da atti violenti e privi di senso.
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