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Baby Reindeer, la controversa stalker “Martha” minaccia di citare in giudizio Netflix

La serie Netflix Baby Reindeer ha suscitato scalpore e polemiche dopo che la vera stalker, ispirazione per il personaggio di Martha, ha deciso di uscire allo scoperto e minacciare azioni legali contro il colosso dello streaming. Ecco cosa è successo e come si è arrivati a questa situazione.

Baby Reindeer: la serie Netflix e il successo internazionale

La serie televisiva Baby Reindeer, disponibile su Netflix dall’11 aprile, è l’adattamento di due spettacoli personali semi-autobiografici scritti e interpretati da Richard Gadd: Monkey See Monkey Do del 2016 e Baby Reindeer del 2019. La serie, che ha riscosso un notevole successo internazionale, affronta tematiche delicate quali l’abuso sessuale e lo stalking.

Richard Gadd e il personaggio di Martha

Richard Gadd, autore e interprete principale, non può rivelare la vera identità di Martha, la stalker che lo ha perseguitato nella vita reale, per motivi legali. Inoltre, non sa come la donna potrebbe reagire alla serie, data la sua imprevedibilità e la sua natura eccentrica. Gadd ha affermato di aver fatto di tutto per mascherare l’identità della stalker, al punto che probabilmente lei stessa non si riconoscerebbe.

Il successo dello show e la richiesta di riservatezza

Gadd ha sottolineato più volte l’importanza di non speculare sulle persone reali dietro i personaggi della serie e ha chiesto ai fan di non cercare di scoprire l’identità della vera stalker. Tuttavia, le ricerche su Google Trends relative a “Martha Baby Reindeer” hanno raggiunto il picco massimo nel Regno Unito il 21 aprile, dimostrando come la curiosità dei fan sia stata difficile da frenare.

La vera Martha si rivela e minaccia Netflix

Dopo l’uscita della serie, una donna ha deciso di uscire allo scoperto e rivelarsi come la vera Martha, la stalker che ha ispirato il personaggio interpretato da Jessica Gunning. La donna, in un’intervista rilasciata a The Sun, ha espresso il suo disappunto per la rappresentazione del suo personaggio e ha minacciato di citare in giudizio Netflix.

Le dichiarazioni della vera Martha

La donna, che preferisce rimanere anonima, ha affermato di essere molto attraente e di non assomigliare all’attrice che interpreta Martha nella serie. Inoltre, ha definito Richard Gaddnon certo un Brad Pitt” e ha espresso la sua intenzione di agire legalmente contro Netflix con parole dure e decise.

fan alla ricerca dell’identità della stalker

Nonostante gli appelli di Gadd a non indagare sull’identità della vera stalker, i fan di Baby Reindeer hanno continuato a cercare informazioni sui social media e su Google, arrivando persino a individuare alcuni tweet del 2014 che contengono riferimenti utilizzati nello show. Ciò dimostra come la curiosità morbosa del pubblico abbia prevalso sul rispetto della privacy richiesto dall’autore e interprete.

Le conseguenze legali e il dibattito etico

La minaccia di azioni legali da parte della vera Martha solleva importanti questioni etiche sul diritto alla privacy e sulla rappresentazione delle persone reali nelle serie televisive. La situazione diventa ancora più complessa se si considera che Baby Reindeer è basato su eventi realmente accaduti e che Richard Gadd ha cercato di mascherare l’identità della stalker per proteggere sia sé stesso che la donna coinvolta.

Il diritto alla privacy e la libertà di espressione

Il caso Baby Reindeer pone l’accento sul delicato equilibrio tra il diritto alla privacy delle persone coinvolte e la libertà di espressione degli autori e degli artisti. Inoltre, solleva interrogativi sulla responsabilità dei produttori e delle piattaforme di streaming nella tutela della privacy e sull’eventuale necessità di adottare misure più stringenti per proteggere le persone coinvolte.

Il ruolo del pubblico e la responsabilità individuale

La situazione evidenzia anche il ruolo del pubblico e la responsabilità individuale nel rispettare la privacy delle persone coinvolte in vicende reali rappresentate in serie televisive. La curiosità morbosa e l’insistenza nel cercare di scoprire l’identità della vera Martha, nonostante gli appelli di Gadd, mettono in discussione l’etica e la responsabilità dei fan nel rapportarsi a storie ispirate a fatti reali.

Francesca Monti

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