Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2024 by Redazione
La Bce conferma l’orientamento restrittivo della politica monetaria
La Banca Centrale Europea (Bce) ha confermato il suo orientamento restrittivo della politica monetaria, affermando che i tassi di interesse di riferimento si trovano su livelli che contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo di inflazione nel medio termine. Secondo il Bollettino economico della Bce, le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché sarà necessario. La Bce è determinata ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine e ad adeguare tutti gli strumenti di cui dispone per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria.
Proiezioni sull’inflazione e rischi al rialzo
Secondo le proiezioni macroeconomiche dell’Eurosistema, l’inflazione nell’area dell’euro si ridurrà gradualmente nel corso del 2024 e si avvicinerà all’obiettivo del 2 per cento nel 2025. Tuttavia, le pressioni interne sui prezzi rimangono elevate a causa della crescita del costo del lavoro per unità di prodotto. Le tensioni geopolitiche e le calamità naturali potrebbero portare a un aumento dell’inflazione nel breve periodo. Inoltre, se le aspettative di inflazione superassero l’obiettivo del Consiglio direttivo o se le retribuzioni e i margini di profitto aumentassero più del previsto, l’inflazione potrebbe collocarsi su livelli più elevati. Al contrario, la politica monetaria più restrittiva o un deterioramento inaspettato del contesto economico potrebbero portare a un’inflazione inferiore alle previsioni.
Politiche di bilancio e rischi per la crescita
La Bce ha sottolineato l’importanza di formulare politiche di bilancio volte ad accrescere la produttività e ridurre gradualmente il debito pubblico nell’area dell’euro. Le riforme strutturali e gli investimenti per migliorare la capacità di offerta dell’area possono contribuire a ridurre le pressioni inflazionistiche nel medio periodo. È essenziale raggiungere un accordo sulla riforma del quadro di governance economica dell’Unione Europea e accelerare i progressi verso l’unione dei mercati dei capitali e il completamento dell’unione bancaria. La Bce ha anche segnalato i rischi per la crescita economica a causa dell’effetto più forte del previsto della politica monetaria restrittiva e degli eventi geopolitici come la guerra in Ucraina e la crisi in Medio Oriente.
In conclusione, la Bce conferma il suo orientamento restrittivo della politica monetaria e si impegna a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per raggiungere l’obiettivo di inflazione nel medio termine. Le proiezioni sull’inflazione indicano una riduzione graduale nel corso del 2024, ma ci sono rischi al rialzo legati alle tensioni geopolitiche e alle calamità naturali. È importante formulare politiche di bilancio volte a migliorare la produttività e ridurre il debito pubblico, e accelerare i progressi verso l’unione dei mercati dei capitali e il completamento dell’unione bancaria. Tuttavia, ci sono anche rischi per la crescita economica legati alla politica monetaria restrittiva e agli eventi geopolitici.