Ultimo aggiornamento il 4 Marzo 2024 by Giordana Bellante
Negli anni ’70, il mistero su Mario Cioni e la sua ossessione per il Segretario del PCI è rimasto irrisolto. L’illuminazione potrebbe arrivare con Roberto Benigni ospite di Corrado Augias a “La torre di Babele”, in occasione della proiezione integrale di “Berlinguer ti voglio bene”, film cult del regista Giuseppe Bertolucci. Una serata televisiva che riporta alla luce un’opera rimasta nel dibattito politico e culturale degli anni ’70.
Il ritratto di Berlinguer secondo Walter Veltroni e Roberto Benigni
La trasmissione di Corrado Augias su La7, “La Torre di Babele”, approfondisce l’eredità umana e politica di Enrico Berlinguer, leader comunista scomparso nel 1984. I ricordi di Walter Veltroni e le memorie personali di Roberto Benigni conducono il pubblico in un viaggio nel passato, alla scoperta di un film indimenticabile. Un’opera che ha segnato un’epoca e un personaggio, Cioni Mario, che incarnava la speranza di una salvezza guidata da Berlinguer.
Da Cioni Mario al grande schermo: la nascita di un mito cinematografico
Prima di diventare un’icona del cinema, Cioni Mario era il protagonista di un monologo teatrale scritto da Giuseppe Bertolucci. La verve irriverente di Roberto Benigni ha reso il personaggio celebre in teatro e in TV, anticipando il suo debutto sul grande schermo. Tuttavia, la genesi e la diffusione di “Berlinguer ti voglio bene” sono state travagliate: censura, tagli e divieti hanno caratterizzato la sua uscita nel 1977. Solo anni dopo il film è stato rivalutato, diventando un cult intramontabile capace di raccontare una realtà sociale e umana complessa con cruda ironia e surreale poesia.