Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
I figli di Silvio Berlusconi si costituiscono a parte civile nel processo contro l’ex olgettina Giovanna Rigato
I figli di Silvio Berlusconi hanno deciso di intervenire nel processo che vede coinvolta l’ex olgettina Giovanna Rigato. Si sono costituiti a parte civile, dimostrando così il loro sostegno al padre e la volontà di portare avanti la denuncia nei confronti di Rigato. L’accusa è quella di estorsione: secondo quanto emerso, l’ex olgettina avrebbe cercato di ottenere un milione di euro da Berlusconi in cambio del suo silenzio durante i processi sulla Villa di Arcore. Nonostante le smentite di Rigato, i figli del Cavaliere hanno deciso di non ritirare la denuncia e di proseguire con il processo.
Giovanna Rigato accusata di estorsione
Giovanna Rigato è stata accusata di estorsione nei confronti di Silvio Berlusconi. Secondo l’accusa, l’ex olgettina avrebbe chiesto un milione di euro al Cavaliere durante un incontro a Villa San Martino, luogo delle famose feste a luci rosse. Rigato avrebbe cercato di ottenere il denaro in cambio del suo silenzio durante i processi a cui Berlusconi era sottoposto. Inoltre, si è scoperto che l’ex olgettina già riceveva una somma di denaro, come le altre ragazze di Olgettina, per partecipare alle feste. Il processo si svolgerà presso il Tribunale di Monza, con la prossima udienza fissata per il 17 aprile. Rigato ha sempre dichiarato la sua innocenza, ma spetta alla Corte decidere il verdetto finale.
I figli di Silvio Berlusconi sostengono il padre nel processo
I cinque figli di Silvio Berlusconi, Pier Silvio, Eleonora, Barbara, Marina e Luigi, hanno deciso di costituirsi a parte civile nel processo contro Giovanna Rigato. Questa scelta dimostra il loro sostegno al padre e la volontà di portare avanti la denuncia nei confronti dell’ex olgettina. La decisione dei figli di Berlusconi è un segnale forte e chiaro della loro determinazione nel far valere i propri diritti e nel sostenere il padre in questa vicenda legale. Il processo continua e si attende il verdetto finale della Corte.
