Biden avverte Putin: Navalny, il monito del 2021 - avvisatore.it
La morte del dissidente russo Alexey Navalny in carcere ha scosso la comunità internazionale, suscitando indignazione e condanne da parte di leader politici e attivisti per i diritti umani. La notizia è stata accolta con sconcerto e rabbia, con molti che accusano il presidente russo Vladimir Putin di essere responsabile dell’omicidio.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato: “Si è appena saputo che Alexey Navalny è morto in una prigione russa. Ovviamente, è stato ucciso da Putin, come migliaia di altri sono stati torturati”. Ha aggiunto che a Putin non importa chi muore, purché mantenga le sue posizioni. Anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha espresso la sua condanna, definendo il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte. Ha sottolineato che Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia e che la sua lotta continuerà nonostante la sua morte.
Diverse personalità politiche e giornalisti hanno definito la morte di Navalny un omicidio. Il direttore di Novaja Gazeta e vincitore del Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov ha affermato che la morte del dissidente russo è stata “un omicidio”. Il consigliere del ministero dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko ha scritto che dire “Navalny è morto” è sbagliato, mentre “Navalny è stato ucciso da Putin” è il modo giusto di descrivere la situazione. Ha anche sottolineato che Navalny sembrava in buona salute durante un collegamento video in tribunale poco prima della sua morte.
Nonostante la tragica morte di Navalny, molti sottolineano che la sua lotta per la democrazia non finirà mai. La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha dichiarato: “La Russia gli ha tolto la libertà e la vita, ma non la sua dignità. La sua lotta per la democrazia continua a vivere”. Anche il premier britannico Rishi Sunak ha ricordato Navalny come un fiero difensore della democrazia russa e ha espresso le sue condoglianze alla moglie e al popolo russo.
La morte di Alexey Navalny ha scatenato una forte reazione internazionale, con molti che chiedono giustizia per il dissidente russo e condannano il regime di Putin. La sua morte rappresenta un duro colpo per la lotta per i diritti umani e la democrazia in Russia, ma molti sono determinati a continuare la sua battaglia. Come ha affermato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, “i combattenti muoiono, ma la lotta per la libertà non finisce mai”.
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