Biella, lo scandalo del tempio crematorio: Socrebi impugna la sentenza, nuova udienza in Corte d’appello il 29 luglio

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Biella, lo scandalo del tempio crematorio: Socrebi impugna la sentenza, nuova udienza in Corte d'appello il 29 luglio - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 22 Maggio 2024 by Francesca Monti

Lo scandalo del tempio crematorio di Biella e la rescissione del contratto con Socrebi

Nel 2016, il tempio crematorio di Biella è stato al centro di uno scandalo che ha sconvolto la comunità locale. La società che gestiva l’impianto, Socrebi, era stata accusata di aver effettuato cremazioni multiple, violando così le norme igienico-sanitarie e le disposizioni di legge in materia di polizia mortuaria. Le indagini, avviate dalla Procura di Biella, hanno portato alla sospensione delle attività del tempio crematorio e alla rescissione del contratto con Socrebi da parte del Comune di Biella.

La sentenza di primo grado, emessa dal giudice del tribunale di Biella, ha confermato la rescissione del contratto e ha assegnato un risarcimento al Comune per il danno subito, quantificato in circa 185mila euro, somma salita a oltre 270mila euro conteggiando interessi e rivalutazione. Il giudice ha inoltre respinto le richieste avanzate dai legali di Socrebi, che avevano chiesto la reintegrazione nel possesso dell’impianto e un risarcimento per i danni subiti.

Socrebi impugna la sentenza, nuova udienza in Corte d’appello il 29 luglio

Nonostante la sentenza di primo grado, Socrebi ha deciso di impugnarla e di portare il caso in Corte d’appello. La nuova udienza è stata fissata per il prossimo 29 luglio e il Comune di Biella si affiderà nuovamente allo studio legale Osborne Clarke, che ha già seguito il giudizio di primo grado.

Il sindaco di Biella, Claudio Corradino, ha espresso la sua fiducia nell’esito del processo, sottolineando l’importanza del tempio crematorio per la comunità locale: “Continuiamo ad essere fiduciosi – ha dichiarato Corradino -, visti l’andamento processuale e le sentenze di questi anni. La cosa che conta è che il tempio crematorio sia tornato nelle mani dei biellesi e possa essere di nuovo utilizzato per fornire un servizio importante e fondamentale per la comunità.”

Dopo lo scandalo del 2016, il tempio crematorio di Biella è stato completamente ristrutturato e adeguato alle norme igienico-sanitarie e di polizia mortuaria. Ora, la comunità locale spera che il processo si concluda definitivamente e che l’impianto possa tornare a svolgere il suo importante ruolo nel rispetto delle norme e della dignità delle persone.

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