Bimbo di 9 anni rapito dal padre in Romania, la madre teme una fuga in Siria

Una madre italiana lancia un appello disperato per il ritorno del figlio Arnaud, sottratto illegalmente dal padre in Romania, temendo un possibile esilio in Siria.
"Bimbo rapito dal padre in Romania, madre preoccupata per fuga in Siria." "Bimbo rapito dal padre in Romania, madre preoccupata per fuga in Siria."
bimbo di 9 anni rapito dal padre in romania, la madre teme una fuga in siria: un caso di alta tensione familiare e preoccupazioni internazionali nel 2025

Ultimo aggiornamento il 18 Febbraio 2025 by Francesca Monti

Un appello straziante è giunto all’agenzia Adnkronos da parte di Oana Iuliana Hancianu, una madre di 37 anni, originaria di Bucarest e ora cittadina italiana. La donna si rivolge al suo bambino di 9 anni, Arnaud, che è stato portato via dall’ex compagno, Moez Adin Youssef, di 32 anni, nato in Spagna ma con origini siriane. La situazione è diventata critica dopo che Youssef ha ignorato un’ordinanza del tribunale romeno che imponeva il rimpatrio del bambino in Italia. Oana ha lanciato un appello disperato: “Arnaud, sto lottando con tutte le mie forze per portarti a casa. Resta dove sei, non scappare”.

La vicenda

I fatti che hanno portato a questa drammatica situazione risalgono all’inizio di febbraio 2025, quando la madre ha perso ogni traccia del figlio. Preoccupata che il padre potesse fuggire con Arnaud in Siria, Oana, tornata a San Donato Milanese, ha presentato una denuncia per sottrazione di minore presso la Procura di Milano. Le autorità hanno attivato il ‘codice giallo’ per la ricerca di persone scomparse, avviando così una caccia internazionale. Questo episodio rappresenta solo l’ultimo capitolo di una storia segnata da violenza e maltrattamenti, iniziata anni fa, quando Oana ha deciso di separarsi da Youssef. La procura di Milano ha documentato vari episodi di aggressione, tra cui minacce di morte e violenze fisiche, che hanno portato a un’indagine a carico dell’uomo.

La situazione è precipitata il 15 settembre 2024, quando Arnaud, che si trovava a casa dei nonni paterni in Italia, è stato portato via illegalmente dal padre e trasferito in Romania. Da quel giorno, Oana non ha più avuto notizie del bambino. L’ultima volta che Arnaud è stato avvistato era in un hotel di Bucarest. A ottobre, la madre ha avviato procedure internazionali per il recupero del figlio, chiedendo l’intervento dell’Autorità Centrale Italiana per l’applicazione della Convenzione dell’Aja del 1980. A gennaio, un tribunale di Bucarest ha stabilito che il trattenimento di Arnaud in Romania era illecito, ordinando il suo immediato rimpatrio. Tuttavia, il padre non ha collaborato e, il 4 febbraio, quando gli agenti di polizia sono andati a cercare il bambino, non sono riusciti a trovarlo.

La paura di un esilio in Siria

Oana e i suoi legali esprimono serie preoccupazioni riguardo alla possibilità che il bambino possa essere portato in Siria. I difensori legali, dello studio International Lawyers Associates, hanno confermato che esistono fondati timori che Youssef possa aver ottenuto documenti falsi per il minore. La denuncia di Oana sottolinea che il bambino è stato sottratto illegalmente e trattenuto in violazione della Convenzione dell’Aja, con conseguenze psicologiche ed emotive gravi. La madre ha chiesto l’attivazione di segnalazioni internazionali per prevenire un possibile esilio del figlio al di fuori dell’Unione Europea.

La procura di Milano ha avviato un’indagine per sottrazione di minore. Oana ha anche lamentato il mancato intervento delle autorità rumene nel far rispettare la sentenza di rimpatrio. L’avvocato Alexandro Maria Tirelli ha espresso preoccupazione per la capacità della Romania di rispettare gli obblighi internazionali riguardanti i minori sottratti. Ha rivolto un appello all’Ambasciatore George Gabriel Bologan affinché sensibilizzi le autorità rumene a garantire il rintraccio del bambino e il rispetto degli accordi internazionali. La madre, nel frattempo, continua a sperare di riabbracciare il suo piccolo Arnaud.

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