Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Proteste degli agricoltori bloccano l’A1 a Orte
Decine di trattori e tir stanno creando caos sul traffico dell’A1 in entrata e in uscita da Orte. Gli agricoltori, in segno di protesta, hanno fermato i loro mezzi e sventolano il tricolore, costringendo alla chiusura del casello al km 491.3 in entrambe le direzioni. Autostrade consiglia la chiusura di Magliano Sabina provenendo da Roma e di Attigliano provenendo da Firenze.
Proteste degli agricoltori dilagano in tutta Italia
La protesta degli agricoltori si sta diffondendo in tutta Italia come un’onda che parte dalla Germania e dalla Francia per contrastare una politica europea troppo penalizzante, orientata al Green Deal. I coltivatori e gli allevatori italiani, che si trovano in una situazione di grande difficoltà a causa dei costi di produzione elevati e delle basse remunerazioni, stanno facendo sentire sempre di più la loro voce, manifestando con i loro trattori per le strade e nelle piazze. Sono previsti raduni anche per martedì prossimo 30 gennaio in diverse zone della Lombardia, in Toscana e in Sardegna, organizzati dal movimento ‘Riscatto Agricolo’. Inoltre, mercoledì 31 a Verona, un altro gruppo sta organizzando un grande presidio in occasione dell’inaugurazione di Fieragricola, la fiera di riferimento del settore che si tiene nel quartiere fieristico.
La voce degli agricoltori
“Non ci sentiamo rappresentati dalle organizzazioni agricole, ci sono questioni che riguardano la politica europea ma molte vanno affrontate anche a livello nazionale come il fatto che venga riconosciuto un costo di produzione, fermo dal 2019”, afferma Giorgio Bissoli, contoterzista di Verona e portavoce del movimento ‘Uniti si vince’. Questa protesta va oltre le appartenenze alle associazioni del settore come Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. Martedì scorso, Remo Roncari, un commerciante veneto di materie prime, ha partecipato a una manifestazione pacifica a Verona, nei pressi del mercato ortofrutticolo. Gli agricoltori si sono accampati vicino al mercato per due giorni, rimanendo lì per tutta la notte e andandosene nel pomeriggio del giorno successivo. “Siamo arrivati con 400 trattori, eravamo un migliaio”, riferisce Roncari. “Se non otterremo risposte, continueremo la nostra lotta, ma non vogliamo bloccare le strade, chiediamo sempre le autorizzazioni. Nel mio gruppo WhatsApp siamo circa 900 persone”. Si tratta di gruppi di centinaia di contadini che interagiscono tra loro e si autoconvocano tramite i social media nelle varie province, da Nord a Sud.