Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2024 by Redazione
Bonus animali domestici: un sostegno per i proprietari di animali d’affezione
Mantenere un cane o un gatto comporta non solo amore e dedizione, ma anche spese considerevoli. Secondo un’indagine di Federconsumatori, nel primo anno di vita di un cane si spendono in media tra 1.700€ e 2.500€, mentre negli anni successivi si va dai 1.500€ per un cane di piccola taglia ai 2.232,20€ per un cane di taglia media/grande. Per i gatti, i costi ammontano mediamente a 1.178,50€ nel primo anno di vita e a 892,00€ negli anni successivi. Considerando che i cani e i gatti vivono in media tra i 12 e i 15 anni, i costi di mantenimento possono incidere notevolmente sul bilancio familiare. Tuttavia, nel 2024 arriverà finalmente un sostegno per le famiglie che hanno animali domestici. Il governo Meloni ha infatti inserito nella Legge di Bilancio il cosiddetto Bonus animali d’affezione o Bonus animali domestici.
I requisiti per accedere al Bonus animali domestici
Il Bonus animali domestici prevede un “fondo” destinato a sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie, operazioni chirurgiche e acquisto di farmaci veterinari. Tuttavia, i requisiti per accedere a questo bonus sono stringenti. Possono beneficiarne solo i proprietari di animali d’affezione con un valore dell’Isee inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a sessantacinque anni. Sebbene sia una versione ridotta del sostegno inizialmente ipotizzato, rappresenta comunque un aiuto per le famiglie che hanno animali domestici.
Finanziamento e benefici del Bonus animali domestici
Per finanziare il bonus, è stato stanziato un totale di 750.000 euro in tre anni (2024-2026), con 250.000 euro per ciascun anno. Al momento, non sono ancora state rese note le modalità di erogazione delle risorse e i criteri di ripartizione, ma si prevede che tali informazioni saranno pubblicate entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Pertanto, entro Pasqua si dovrebbe avere maggiori dettagli sulla misura.
Il Bonus animali domestici si applica a tutti gli animali tenuti dall’uomo per compagnia o affezione, senza fini produttivi o alimentari. Questo include cani, gatti, furetti, uccelli (ad eccezione del pollame), roditori e conigli. Tuttavia, al momento non è chiaro se anfibi, animali acquatici e invertebrati rientrino nella categoria. Saranno necessarie ulteriori indicazioni per definire la portata del bonus.
Detrazione delle spese veterinarie in dichiarazione dei redditi
Oltre al Bonus animali domestici, i proprietari di animali domestici possono già detrarre le spese veterinarie in dichiarazione dei redditi, senza limiti di Isee. La detrazione è pari al 19% delle spese veterinarie sostenute, fino a un importo massimo di 550 euro, per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. Questa detrazione si applica alle prestazioni professionali del veterinario, all’acquisto di medicinali veterinari prescritti, alle spese per analisi di laboratorio e agli interventi presso cliniche veterinarie accreditate. Il limite di detraibilità è unico per tutte le spese veterinarie sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti.
È importante sottolineare che questa detrazione si applica solo alle spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, certificabili con microchip. Non sono detraibili le spese per la cura di animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare, né di animali utilizzati per attività illecite.
In conclusione, il Bonus animali domestici rappresenta un sostegno importante per i proprietari di animali d’affezione, che possono così avere un aiuto per affrontare le spese veterinarie. Inoltre, la detrazione delle spese veterinarie in dichiarazione dei redditi offre un ulteriore beneficio per i proprietari di animali domestici.