Boom di casi di morbillo in Italia nel 2024: complicanze gravi e crollo delle vaccinazioni

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Boom di casi di morbillo in Italia nel 2024: complicanze gravi e crollo delle vaccinazioni - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Il 2024 si sta rivelando un’annata difficile per la salute pubblica in Italia, con un significativo aumento dei casi di morbillo, una malattia altamente contagiosa. Secondo il Rapporto Vaccini 2022 dell’Agenzia italiana del farmaco , i dati evidenziano una correlazione diretta tra il crescente numero di contagi e il calo delle coperture vaccinali, in particolare tra i bambini sopra i due anni. Questo crescente trend di incidenza non solo preoccupa le autorità sanitarie, ma anche i cittadini, dato il rischio di complicanze gravi associate alla malattia.

La drammatica situazione dei contagi

Incremento esponenziale dei casi

Nei primi tre mesi del 2024, in Europa sono stati accertati ben 56.634 casi di morbillo e registrati 4 decessi in 45 dei 53 paesi che fanno parte della regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità. Dati che dimostrano un’escalation rispetto ai 61.070 casi nel 2023 con 13 decessi. Questa tendenza all’aumento è allarmante, soprattutto se si considera che solo in Italia, nel 2023, erano stati registrati 43 casi, mentre nei primi sei mesi del 2024 si è già assistito a un balzo a 717.

Di questi, oltre il 32% ha mostrato complicazioni, inclusi 91 casi di polmonite e uno di encefalite, una delle conseguenze più temute legate al morbillo. L’encefalite, in particolare, comporta un tasso di mortalità del 15% e un’incidenza di danni permanenti nel 40% dei casi, il che rende l’urgente necessità di interventi vaccinali ancora più evidente.

L’impatto delle complicanze

Il morbillo non è solo una malattia esantematica; le sue complicanze possono manifestarsi in maniera grave e duratura. Oltre all’encefalite, che può risultare fatale o portare a disabilità permanenti, altre complicazioni significative includono la polmonite e l’otite media. Tra queste, l’encefalite rimane la più preoccupante, con effetti a lungo termine che possono alterare drasticamente la vita delle persone colpite.

Con la salita dei contagi, la percezione del rischio legato al morbillo sta cambiando, intensificando l’importanza della prevenzione attraverso la vaccinazione.

La copertura vaccinale in calo

Statistiche allarmanti

Dai dati forniti dall’Aifa, emerge che la copertura vaccinale per il morbillo ha mostrato un significativo calo, attestandosi nel 2022 al 92% per la prima dose e all’86% per la seconda, un abbassamento dell’1% e del 3% rispetto ai dati del 2018. Analizzando la situazione più recente, le comunicazioni al 20 giugno 2023 hanno evidenziato una copertura del 94,4% tra i bambini sotto i 24 mesi, un dato incoraggiante, che si avvicina alla soglia di sicurezza del 95%. Tuttavia, nonostante questo valore relativamente alto per i più piccoli, il quadro generale appare preoccupante.

Problemi nelle tassi a lungo termine

L’insufficiente copertura vaccinale tra le coorti più anziane espone la popolazione a un rischio maggiore nei confronti della malattia. La diminuzione della protezione immunitaria nella fascia d’età oltre i due anni è un fattore chiave che spiega l’attuale ondata di morbillo. La difficoltà nell’assicurare la vaccinazione completa è legata a vari fattori, tra cui la disinformazione e la riluttanza a vaccinare, che hanno portato a giustificare la trascuratezza da parte di alcuni genitori.

Le autorità sanitarie sono ora chiamate a fare un ulteriore passo avanti, promuovendo campagne di sensibilizzazione e aumentando l’accessibilità alla vaccinazione come mezzo per affrontare questa emergenza sanitaria e tutelare la popolazione.

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