Brandizzo: un anno dopo la tragedia ferroviaria che ha strappato la vita a cinque operai

La tragica notte del 30 agosto 2022 rimarrà impressa nella memoria collettiva di Brandizzo, un comune in provincia di Torino, dove cinque operai hanno perso la vita investiti da un treno in corsa. Mentre l’inchiesta avanza sotto la supervisione della Procura di Ivrea, la comunità si prepara a commemorare le vittime di questo sciagurato incidente sul lavoro. Quali misure si stanno adottando per garantire la sicurezza sul lavoro e le responsabilità legali dei coinvolti?

La tragedia di Brandizzo: i fatti

Nel giro di pochi secondi, la vita di cinque giovani operai è stata spezzata nella tragica notte tra il 30 e il 31 agosto 2022. I lavoratori erano impegnati a effettuare dei lavori di manutenzione sui binari ferroviari quando, all’improvviso, un treno che viaggiava a una velocità di 160 chilometri orari ha investito il gruppo, non lasciando loro scampo. La vittima più giovane, Kevin Laganà, aveva solo 22 anni. Accanto a lui vi erano Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Saverio Lombardo, tutti membri di una squadra di lavoro attiva nella manutenzione della rete ferroviaria.

L’incidente ha sollevato una serie di interrogativi sulla sicurezza e sulle procedure operative in corso all’interno dell’azienda. I treni proseguono il loro viaggio con una frequenza costante, e la manutenzione sui binari è un’attività che richiede rigorosi protocolli di sicurezza per prevenire situazioni come quella di Brandizzo. L’evento ha innescato una reazione pubblica immediata, con la richiesta di maggiore vigilanza e regolamentazioni più severe in materia di sicurezza sul lavoro nel settore ferroviario.

L’inchiesta e gli indagati

La Procura di Ivrea ha avviato un’inchiesta approfondita per chiarire le circostanze che hanno portato alla tragedia. Gli indagati comprendono i due superstiti, Antonio Massa, caposcorta di Rfi, e Andrea Gibin Girardin, capocantiere di Sigifer. Con loro, sono stati messi sotto accusa anche altri membri dirigenziali di Sigifer: il direttore generale Franco Sirianni, il direttore tecnico Cristian Geraci, la legale rappresentante Simona Sirianni e il socio Daniele Sirianni.

Inoltre, la Rete Ferroviaria Italiana è coinvolta nell’inchiesta, con due dirigenti, Gaetano Pitisci e Andrea Bregolato, accusati di omicidio colposo. L’analisi degli eventi e delle procedure che hanno preceduto l’incidente è cruciale per comprendere le eventuali responsabilità e le mancanze in tema di prevenzione e sicurezza. I risultati dell’inchiesta potrebbero portare a modifiche significative nelle normative riguardanti i lavori ferroviari.

Le commemorazioni e il ricordo delle vittime

A un anno dalla tragedia, la comunità di Brandizzo si prepara a ricordare le cinque vite spezzate con una serie di eventi commemorativi. Cerimonie, incontri e attività di sensibilizzazione si stanno organizzando per onorare la memoria degli operai e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza nei posti di lavoro. Questi momenti non solo serviranno a mantenere vivo il ricordo delle vittime, ma anche a promuovere un dibattito necessario sulla previdenza e l’importanza della sicurezza nell’ambito delle manutenzioni ferroviarie.

Il ricordo delle vittime di Brandizzo deve essere un monito per tutti. È essenziale che si tragga insegnamento da queste tragedie e si adottino misure volte a migliorare gli standard di sicurezza, affinché eventi simili non si ripetano mai più. Mentre l’inchiesta prosegue e le commemorazioni si svolgeranno, la comunità non dimentica e chiede giustizia per quei cinque operai che avevano un futuro davanti a loro.