Bridgerton 3: L’alca impenne, la storia dell’uccello estinto menzionato nella serie Netflix

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Bridgerton 3: L'alca impenne, la storia dell'uccello estinto menzionato nella serie Netflix - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 17 Maggio 2024 by Giordana Bellante

La terza stagione di Bridgerton, la popolare serie creata da Shonda Rhimes, è finalmente arrivata su Netflix il 16 maggio. Per la prima volta, la serie è stata rilasciata in due parti per un totale di otto episodi. Nel terzo episodio, viene menzionato un animale chiamato “alca impenne”, ma di cosa si tratta esattamente?

Alla fiera per la Mongolfiera di Hawkins, alla presenza della regina stessa, Penelope “Pen” Featherington racconta a Colin Bridgerton dell’interesse che Lord Debling ha mostrato nei suoi confronti. Questo suscita la gelosia di Colin, che sembra essere molto attratto da Pen. Lord Debling si intrattiene a parlare con Cressida, con la quale la conversazione all’inizio è difficile, ma i due legano grazie alle reciproche ostilità con la famiglia e l’amore per l’alca impenne. Ma che cosa è l’alca impenne e di che cosa si tratta?

‘alca impenne era un volatile che abitava l’Atlantico settentrionale. Questi uccelli occupavano la stessa branca ecologica dei pinguini in Antartide oggi. Non c’era un legame di parentela, ma con i pinguini l’alca impenne aveva diverse somiglianze nelle abitudini, vivendo in mare e nidificando su isole dove deponevano le uova. Così come le attuali pulcinelle di mare, anche l’alca impenne mangiava pesce cacciato spostandosi in mare.

Tuttavia, nel corso del 1800, iniziò una caccia spietata da parte dei marinai in cerca di carni grasse e uova. ‘ultima coppia di alca impenne venne uccisa nel 1844 sull’isola di Eldey, in Islanda. Le ultime uova furono raccolte per puro collezionismo.

‘estinzione dell’alca impenne: le conseguenze sull’ecosistema e la responsabilità umana

‘estinzione dell’alca impenne potrebbe aver modificato la migrazione dei pesci nelle correnti degli oceani del Nord Europa. Un’analisi accurata a livello genetico ha appurato che l’alca impenne non era destinata ad estinguersi per evoluzione scientifica. Gli esami hanno determinato che la specie non stava subendo alcuna deriva genetica prima della sua estinzione di massa. Questo determina che la causa principale è umana.

La caccia spietata da parte dei marinai, che avevano bisogno di carne e grasso per sopravvivere ai lunghi viaggi in mare, ha portato all’estinzione dell’alca impenne. Inoltre, la raccolta delle uova per il collezionismo ha contribuito alla scomparsa di questa specie.

‘estinzione dell’alca impenne è un esempio di come l’attività umana possa avere un impatto devastante sull’ecosistema. La scomparsa di questa specie ha avuto conseguenze a catena, influenzando la migrazione dei pesci e la biodiversità dell’Atlantico settentrionale.

Oggi, la storia dell’alca impenne ci ricorda l’importanza di proteggere le specie a rischio e di preservare la biodiversità del nostro pianeta. La scomparsa di questa specie è una perdita irreparabile per la scienza e per la natura, e ci ricorda che dobbiamo agire in modo responsabile per evitare che altre specie subiscano lo stesso destino.

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