Bristol Myers Squibb fondamentale studio sul melanoma: dati a 10 anni di CheckMate-067 riportano un miglioramento duraturo della sopravvivenza

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Bristol Myers Squibb fondamentale studio sul melanoma: dati a 10 anni di CheckMate-067 riportano un miglioramento duraturo della sopravvivenza - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 23 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Bristol Myers Squibb ha recentemente presentato i risultati aggiornati a 10 anni dello studio clinico CheckMate-067, che ha messo a confronto l’efficacia di diverse terapie nel trattamento del melanoma avanzato o metastatico. Questa ricerca, di fondamentale importanza per la comunità medica, ha rivelato un miglioramento significativo nella sopravvivenza dei pazienti trattati con una combinazione di nivolumab e ipilimumab. I risultati sono stati divulgati al Congresso 2024 della European Society for Medical Oncology a Barcellona e pubblicati sull’autorevole ‘The New England Journal of Medicine’.

dati dello studio CheckMate-067

struttura dello studio

Lo studio CheckMate-067 è un trial clinico di fase 3, randomizzato e in doppio cieco, che ha coinvolto pazienti con melanoma avanzato o metastatico non precedentemente trattati. Esaminando l’efficacia di nivolumab in combinazione con ipilimumab rispetto al solo ipilimumab, lo studio ha puntato a stabilire una chiara distinzione riguardo ai risultati in termini di sopravvivenza globale e durata delle risposte al trattamento.

risultati a lungo termine

Dai dati raccolti, emerge che al follow-up minimo di dieci anni, la sopravvivenza globale mediana dei pazienti trattati con la combinazione di nivolumab e ipilimumab è di 71,9 mesi. Questo rappresenta il valore più lungo di OS riportato in uno studio di fase 3 per il melanoma avanzato. Al contrario, i pazienti trattati solo con nivolumab hanno mostrato una mediana di sopravvivenza di 36,9 mesi, mentre i soggetti trattati esclusivamente con ipilimumab hanno evidenziato una mediana di soli 19,9 mesi. Questi risultati dimostrano l’efficacia a lungo termine delle terapie combinate rispetto al trattamento singolo.

analisi dei risultati

scoperta di sopravvivenza e risposte al trattamento

Un aspetto significativo emerso dallo studio è che, tra i pazienti randomizzati, il 64% di coloro che hanno ricevuto la combinazione di nivolumab e ipilimumab, il 50% di quelli trattati con nivolumab e il 33% di quelli con ipilimumab non hanno necessitato di una terapia sistemica successiva dopo dieci anni. Inoltre, la combinazione ha dimostrato tassi di sopravvivenza specifici per il melanoma del 52%, senza che la mediana fosse raggiunta, in confronto al 44% per il solo nivolumab, con una mediana di 49,4 mesi, e al 23% per ipilimumab, che ha mostrato una mediana di 21,9 mesi.

analisi per sottogruppi

La distribuzione dei risultati per sottogruppi di pazienti ha rivelato ulteriori insight. Nei pazienti con mutazione del gene BRAF, il tasso di OS a 10 anni è stato del 52% per il gruppo che ha ricevuto la combinazione di terapie. Questa cifra si reduce al 37% per chi ha ricevuto solo nivolumab e al 25% per chi ha avuto ipilimumab. Negli individui con tumori BRAF wild-type, il tasso di OS è stato del 39% per la combinazione, con risultati simili per nivolumab e ipilimumab, rispettivamente al 37% e al 17%.

sicurezza e tollerabilità del trattamento

profilo di sicurezza

Un elemento cruciale della ricerca è il profilo di sicurezza delle terapie impiegate. I risultati confermano che il trattamento combinato di nivolumab e ipilimumab mantiene un profilo di sicurezza compatibile con quelli già riportati in studi precedenti. Non sono stati rilevati eventi avversi gravi o decessi legati al trattamento dopo le tre analisi preliminari condotte nel corso dello studio. Gli eventi avversi di grado 3 o 4 sono stati segnalati nel 62,6% dei pazienti trattati con la combinazione, rispetto al 24,6% nel gruppo nivolumab e al 29,6% nel gruppo ipilimumab. Questi dati offrono rassicurazioni riguardo alla tollerabilità della terapia.

panoramica sul melanoma

cos’è il melanoma avanzato

Il melanoma rappresenta un tipo di tumore cutaneo che origina dalle cellule melanocitiche, responsabili della produzione del pigmento della pelle. Il melanoma avanzato o metastatico è la forma più pericolosa della malattia, dato che si sviluppa quando il cancro si diffonde oltre la pelle ad altri organi. L’incidenza globale del melanoma è in costante aumento, con previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che stimano 424.102 nuovi casi entro il 2035 e circa 94.308 decessi correlati.

tendenze e statistiche

Negli Stati Uniti, le proiezioni per il 2024 indicano 100.640 nuove diagnosi di melanoma e circa 8.290 decessi. Sebbene il melanoma sia spesso curabile nelle fasi iniziali, le percentuali di sopravvivenza diminuiscono notevolmente con l’avanzare della malattia. L’immunoterapia, come dimostrato dallo studio CheckMate-067, ha rivoluzionato le aspettative per i pazienti, offrendo nuove prospettive di trattamento e sopravvivenza a lungo termine.

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