Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 by Giordana Bellante
L’innovazione nel settore dei trasporti continua a muovere passi da gigante, con l’introduzione di bus a guida autonoma che potrebbero rivoluzionare il modo in cui ci spostiamo. Durante la fiera internazionale del trasporto ferroviario, Innotrans, tenutasi a Berlino, Busitalia, parte del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha presentato un prototipo di bus autonomo sviluppato in collaborazione con la controllata olandese Qbuzz. Questa tecnologia rappresenta una risposta concreta a diverse sfide, tra cui l’aumento della domanda di mobilità e l’esigenza di ottimizzare i costi operativi.
come funziona il bus a guida autonoma
tecnologia e innovazione
Il bus presentato a Berlino è equipaggiato con un innovativo sistema di autopilota retrofit a basso costo, il quale sfrutta tecnologie all’avanguardia per garantire un’esperienza di trasporto sicura ed efficiente. Il mezzo è dotato di quattro sensori ad alta affidabilità e implementa un sistema di controllo drive-by-wire, il quale permette di gestire il veicolo tramite un’elettronica avanzata invece di utilizzare elementi meccanici tradizionali.
Durante la dimostrazione, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di salire a bordo del mezzo per un breve test su un percorso all’interno di un parco, sebbene le condizioni meteorologiche fossero piuttosto sfavorevoli, con un cielo nuvoloso e pioggia. L’escursione ha messo in evidenza la reattività e la stabilità del bus durante il tragitto, con la maggior parte degli osservatori che ha notato come, nonostante alcuni piccoli sobbalzi, il funzionamento sia stato sostanzialmente fluido.
sviluppo futuro
Attualmente, il bus rimane un prototipo in fase di test presso il deposito di Qbuzz in Olanda. Tuttavia, Stefano Bonora, amministratore delegato di Busitalia, ha anticipato che entro due anni inizieranno le sperimentazioni su strada in un’area protetta situata a Groningen. Questo rappresenta un passo significativo verso la piena operatività di tali mezzi in contesti urbani e suburbani.
Il focus di Busitalia e Qbuzz non è solo quello di realizzare un mezzo autonomo, ma anche di sviluppare un software personalizzabile in grado di essere integrato in diverse tipologie di bus. L’obiettivo a lungo termine è quello di integrare il trasporto autonomo nei servizi di trasporto pubblico entro il 2040, mirato a migliorare l’efficienza del sistema di mobilità complessivo e ridurre l’impatto ambientale.
intermodalità tra treno e gomma
una strategia necessaria
Un altro aspetto cruciale discusso durante l’incontro è l’importanza dell’intermodalità tra il trasporto ferroviario e quello su gomma. Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia, ha sottolineato la necessità di una migliore collaborazione tra le due modalità di trasporto. L’approccio “treno contro gomma” non è più sostenibile, e la rete ferroviaria non può coprire tutte le località, soprattutto nei piccoli centri.
collaborazioni e sviluppi futuri
Trenitalia e Busitalia stanno lavorando attivamente insieme per progettare un modello di trasporto integrato. Corradi ha affermato che è essenziale sviluppare un sistema in cui il treno e il bus possano operare in sinergia, garantendo così una maggiore comodità agli utenti e una copertura più ampia per il trasporto pubblico. Questo approccio renderà più facile per le persone spostarsi da e verso le stazioni ferroviarie utilizzando i servizi degli autobus autonomi, contribuendo a ridurre il traffico e l’inquinamento.
Il risultato di questo impegno congiunto non solo migliorerà l’accessibilità dei servizi di trasporto pubblico, ma avrà anche un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale, rendendo le opzioni di mobilità più ecologiche e economicamente vantaggiose a lungo termine.