Ultimo aggiornamento il 13 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Il 2023 ha segnato un anno drammatico per l’Europa a causa di ondate di calore senza precedenti, causando la morte di oltre 47mila persone. Questa allarmante statistica emerge da uno studio condotto dall’Instituto de Salud Global de Barcelona e pubblicato su ‘Nature Medicine‘. I dati evidenziano come l’Italia abbia subito l’impatto più grave, con il numero di decessi associati al caldo in crescita rispetto all’anno precedente.
Morti per caldo in Europa: i dati del 2023
Il bilancio dei decessi in crescita
Secondo il rapporto, l’ondata di calore ha provocato nel 2023 un totale di 47.690 decessi in tutta Europa, con un aumento rispetto ai numeri già elevati del 2022. In particolare, il 27% delle morti segnalate sono avvenute in Italia, che ha registrato 12.743 decessi legati al caldo. A seguire, la Spagna ha visto 8.352 morti, mentre la Germania ha registrato 6.376 decessi.
La distribuzione delle vittime mostra chiaramente come l’Italia si posizioni come il paese più colpito dalle temperature estreme. Questo fenomeno è preoccupante e solleva interrogativi sull’impatto dell’aumento delle temperature e sui cambiamenti climatici in atto.
Tassi di mortalità: un confronto tra paesi
Un altro dato significativo riguarda il tasso di mortalità per milione di abitanti. La Grecia ha il tasso più alto, con 393 decessi per milione, seguita dalla Bulgaria con 229 e dall’Italia con 209. Questi numeri non solo indicano il carico sanitario a cui i paesi sono soggetti, ma evidenziano anche la vulnerabilità delle popolazioni più anziane e delle persone con patologie croniche, che sono maggiormente a rischio in situazioni di caldo estremo.
L’analisi dei tassi di mortalità mostra chiare differenze tra i paesi europei. In particolare, l’Italia è in una posizione critica, richiedendo una riflessione approfondita su come migliorare la risposta del sistema sanitario e delle infrastrutture sociali.
Le misure di adattamento negli ultimi due decenni
L’impatto delle politiche di salute pubblica
Il rapporto dello studio evidenzia che, nonostante il gran numero di morti, il bilancio delle vittime nel 2023 è stato inferiore a quello del 2022, quando il caldo ha causato oltre 61.000 vittime in Europa. Gli esperti attribuiscono una parte significativa di questa riduzione all’implementazione di misure di adattamento volute in seguito all’aumento delle temperature. Negli ultimi due decenni, molti paesi europei hanno adottato politiche attive per fronteggiare le ondate di calore e per aumentare la resilienza delle comunità.
Adattamento e prevenzione: strategie future
Tra le misure più efficaci ci sono programmi di informazione ai cittadini, miglioramenti dell’assistenza sanitaria e l’adozione di protocolli di emergenza in caso di ondate di calore. Queste azioni hanno potuto ridurre del 80% la mortalità legata al caldo, secondo i ricercatori. Le politiche di salute pubblica saranno sempre più necessarie per affrontare il cambiamento climatico in corso e proteggere le popolazioni più vulnerabili.
In questo contesto, è fondamentale che i governi continuino a investire in iniziative volte a migliorare la preparazione e la capacità di risposta alle emergenze sanitarie legate al clima, amplificando l’efficacia delle strategie di adattamento e protezione della salute delle persone. L’approccio proattivo potrà contribuire a salvare vite nei futuri eventi di caldo estremo.