Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2023 by Redazione
Partita la campagna ‘PAHssaparola’ per sensibilizzare sull’ipertensione arteriosa polmonare
È stata lanciata ‘PAHssaparola – vivere consapevolmente con l’ipertensione arteriosa polmonare’, un’iniziativa volta a promuovere una diagnosi tempestiva e a diffondere la consapevolezza sulla malattia chiamata Pah, ovvero l’ipertensione arteriosa polmonare. La campagna è stata co-progettata e realizzata da Janssen, in collaborazione con l’Associazione ipertensione polmonare italiana (Aipi) e l’Associazione malati ipertensione polmonare (Amip). Gli obiettivi della campagna sono stati condivisi sui principali canali social di patologia di Janssen, PHocus360 su Instagram e Facebook, e sui profili digitali delle associazioni pazienti.
L’ipertensione arteriosa polmonare: una malattia rara ma pericolosa
L’ipertensione arteriosa polmonare è una malattia rara che colpisce circa 3mila persone in Italia. Si verifica quando la pressione nel territorio vascolare polmonare aumenta, causando un progressivo malfunzionamento della parte destra del cuore. I sintomi più comuni, come spossatezza, affanno e svenimenti, sono aspecifici e facilmente confondibili con altre malattie, il che rende la diagnosi più difficile. Se non trattata, la malattia può portare a uno scompenso cardiaco destro e, in casi estremi, alla morte prematura del paziente.
Promuovere l’informazione per una diagnosi precoce
Per promuovere l’informazione sulla malattia e favorire una diagnosi precoce, è stata lanciata la campagna ‘PAHssaparola’, interamente digitale. La campagna si sviluppa sui principali canali social di patologia di Janssen dedicati all’ipertensione arteriosa polmonare, come PHocus360 su Instagram e Facebook. Per amplificare il messaggio, la campagna verrà pubblicata contemporaneamente anche sui canali Instagram delle associazioni pazienti Amip e Aipi, coinvolte nel progetto. I post conterranno informazioni precise sui sintomi, sul percorso diagnostico più adeguato e sull’importanza di un trattamento tempestivo ed efficace per contrastare la progressione della malattia. Il piano editoriale è stato redatto seguendo le ultime Linee Guida europee (Esc/Ers) pubblicate nel 2022.
Secondo Pisana Ferrari, presidente di Aipi, “L’ipertensione arteriosa polmonare è una patologia rara e poco conosciuta. Molti pazienti si rivolgono a un centro specializzato solo quando la malattia è già in fase avanzata, a causa di un ritardo diagnostico che può durare anche due anni. L’obiettivo di Aipi e di questa campagna è favorire una diagnosi precoce e un intervento tempestivo e adeguato. La nostra esperienza associativa può contribuire a far comprendere alle autorità competenti le reali esigenze dei pazienti affetti da ipertensione arteriosa polmonare”.
Vittorio Vivenzio, presidente di Amip, sottolinea che “La vera sfida per chi soffre di ipertensione arteriosa polmonare è che la malattia è non solo rara, ma anche poco conosciuta, sia dai medici che dalla popolazione generale. È quindi molto importante creare collaborazioni e progetti come questo per sensibilizzare sull’importanza di una diagnosi precoce e promuovere la ricerca e l’informazione su una patologia così complessa e rara. È fondamentale anche creare una rete tra i vari centri specializzati. Lavorare in modo aperto e concreto con partner del settore farmaceutico, come Janssen, è essenziale per noi”.
Alessia Uglietti, responsabile delle Terapeutiche Mediche per le Malattie Infettive e Vaccini e per le Malattie Rare di Janssen Italia, sottolinea che l’azienda farmaceutica, oltre al suo impegno nella ricerca scientifica per lo sviluppo di farmaci innovativi, vuole essere al fianco dei pazienti e dei loro caregiver attraverso attività di sensibilizzazione e supporto. “Il nostro obiettivo finale è migliorare la qualità di vita dei pazienti e rendere la malattia sempre più gestibile”, conclude Uglietti.
La campagna ‘PAHssaparola’ si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’ipertensione arteriosa polmonare e di promuovere una diagnosi precoce, al fine di migliorare la vita dei pazienti affetti da questa malattia rara ma pericolosa.