Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 by Emiliano Belmonte
Il prossimo 14 settembre, Campagnano di Roma si prepara a ospitare la prima Sagra della Pizzinchiella, una celebrazione dedicata alla storica crepes campagnanese. Questo piatto tradizionale, frutto di una ricetta tramandata oralmente di generazione in generazione, rappresenta la cultura agricola di questo angolo del Lazio. L’evento, promosso dall’Associazione CiaoLab con il supporto di Arsial e della Regione Lazio, si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare i prodotti tipici locali, mettendo in luce le radici culinarie e culturali della comunità.
La Pizzinchiella: una ricetta simbolo della cultura Campagnanese
La Pizzinchiella è molto più di una semplice crepes. Questo piatto storico rappresenta l’essenza delle tradizioni contadine di Campagnano di Roma. La ricetta, che da secoli viene tramandata oralmente, incarna l’anima di una comunità profondamente legata al proprio passato agricolo. La sagra nasce proprio per celebrare questo legame, trasformando un semplice piatto in un mezzo per raccontare la storia e la memoria di un territorio.
Un evento che unisce tradizione e territorio
La Sagra della Pizzinchiella si presenta come un’importante occasione per riscoprire la cultura rurale del Lazio. Secondo Simone Forte, Segretario Generale di CiaoLab, la promozione dei prodotti tipici è uno strumento fondamentale per rafforzare l’identità culturale di queste comunità. L’evento non si limita solo a valorizzare le eccellenze gastronomiche locali, ma mira a creare un momento di condivisione tra generazioni, coinvolgendo cittadini e realtà produttive in un’atmosfera di festa e convivialità.
Programma della sagra: dalle origini al gusto
La manifestazione si aprirà alle ore 17:30 con il convegno “La Pizzinchiella: Tradizione, Storia e Memoria”, che si terrà presso la Sala Conferenze di Palazzo Venturi. Qui, Elisabetta Cecchitelli, Consigliere Comunale Delegata alla Cultura, e altri esperti del settore, approfondiranno le origini della Pizzinchiella e la sua importanza nella storia gastronomica locale.
Successivamente, alle ore 18:30, l’incontro “Racconti, aneddoti e testimonianze di un prodotto tipico” offrirà ai partecipanti la possibilità di condividere storie personali legate alla Pizzinchiella, arricchendo la serata con ricordi e curiosità. A partire dalle ore 19:00, in Via della Rocca – Largo Internati Militari Italiani, inizieranno le degustazioni accompagnate da stand gastronomici, spettacoli e intrattenimento per tutte le età.
Promuovere le tradizioni locali: un valore culturale
Per Elisabetta Cecchitelli, la Sagra della Pizzinchiella non è solo un’occasione per gustare i piatti tipici, ma rappresenta un momento di riscoperta delle tradizioni che hanno plasmato l’identità di Campagnano. «Manifestazioni come questa – ha dichiarato – sono fondamentali per mantenere vivo il legame tra la nostra comunità e il suo passato, coinvolgendo cittadini di tutte le età, con particolare attenzione ai giovani. È più di una festa gastronomica, è un’opportunità per ricostruire il tessuto culturale e sociale del nostro territorio».
Una serata tra sapori, storia e intrattenimento
Oltre alla degustazione della Pizzinchiella, l’evento offrirà momenti di spettacolo e intrattenimento, creando un’atmosfera di festa e socialità. Grazie al patrocinio del Comune di Campagnano di Roma, del Parco di Veio e della Cantina Vinopoli, la sagra si trasforma in una celebrazione a 360 gradi della cultura enogastronomica locale.
La prima Sagra della Pizzinchiella sarà quindi un’opportunità unica per immergersi nella storia culinaria di Campagnano, riscoprire le radici della cucina laziale e vivere una serata all’insegna della tradizione e della convivialità. Un appuntamento imperdibile per chi vuole assaporare l’autenticità di un territorio ricco di storia e cultura.