Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, si oppone con fermezza alle dichiarazioni del ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, riguardo alla possibilità di evacuare l’area dei Campi Flegrei, nota per il suo rischio vulcanico.
Il primo cittadino di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha espresso con decisione il suo pensiero in un post su Facebook, rispondendo indirettamente alle parole del ministro Musumeci. Della Ragione ha sottolineato come i Campi Flegrei non siano una terra di abusivi, irresponsabili o incoscienti, ma piuttosto un luogo in cui la gente è nata e desidera vivere, un territorio considerato dai suoi abitanti come il più bello del mondo.
Il sindaco ha espresso la volontà di non voler accettare lezioni di moralità da nessuno, in quanto chi vive in quest’area ha pieno diritto di farlo, in totale sicurezza. Questa affermazione sembra essere una risposta diretta alle dichiarazioni di Musumeci, che ha suggerito che chi ha scelto di vivere nei Campi Flegrei era consapevole dei rischi associati alla zona.
In un tono deciso, Della Ragione ha dichiarato che non accetterà denaro per evacuare la zona. Questa affermazione si riferisce probabilmente alle dichiarazioni di Musumeci, che ha menzionato la possibilità di fornire assistenza finanziaria a chi decidesse di lasciare l’area.
Il sindaco ha ribadito che la sua comunità non ha bisogno di elemosine per abbandonare la propria terra, ma desidera vivere in sicurezza nella zona in cui è nata e cresciuta. Questa posizione riflette la forte connessione emotiva degli abitanti con il territorio, nonostante i rischi associati alla sua natura vulcanica.
Questa vicenda mette in luce la complessità della questione relativa alla gestione dei rischi naturali e alla salvaguardia delle comunità locali. Da un lato, le autorità devono garantire la sicurezza dei cittadini, mentre dall’altro, le comunità rivendicano il diritto di vivere e prosperare nelle loro terre d’origine.
La risposta del sindaco Della Ragione a Musumeci sottolinea l’importanza di trovare un equilibrio tra queste due esigenze, cercando soluzioni che possano garantire sia la sicurezza che il rispetto delle tradizioni e dei legami affettivi con il territorio. La questione rimane aperta e richiederà un dialogo costruttivo tra le parti interessate per trovare una soluzione condivisa e soddisfacente.
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