Il Campidoglio ha deciso di sperimentare il lavoro agile per i dipendenti amministrativi di Atac a partire dal 2 settembre 2023. Questa scelta si inserisce nel contesto della necessità di razionalizzare le spese aziendali, in face di imminenti lavori di ristrutturazione nei locali della municipalizzata romana. Tuttavia, al 28 agosto non erano ancora state fornite indicazioni ufficiali riguardo alla nuova modalità di lavoro. L’obiettivo del Comune è rendere lo smart working un’opzione stabile, riflettendo un cambiamento significativo nella gestione delle risorse umane.
Nel mese di aprile 2023, circa 200 dipendenti amministrativi di Atac avevano manifestato la loro intenzione di lavorare in smart working, come avvenuto durante il periodo pandemico. Questa richiesta inizialmente non aveva ricevuto risposta, ma presto si è trasformata in una necessità per il Comune, dato che i progetti di ristrutturazione avrebbero costretto 75 lavoratori a traslocare. La situazione ha reso indispensabile una nuova configurazione degli spazi lavorativi, portando le autorità a considerare il lavoro agile come una soluzione ideale.
La pandemia ha dimostrato che il lavoro a distanza è possibile e, in molti casi, ha avuto risultati positivi. Tuttavia, sono emerse anche criticità, come l’attenzione al rendimento. Diverse segnalazioni da parte di sindacalisti hanno fatto notare che alcuni dipendenti non erano stati molto impegnati durante il lavoro da casa. Queste considerazioni sono state raccolte nella discussione tra le parti e stanno influenzando il modo in cui il lavoro agile sarà implementato.
Con la decisione di ristrutturare uno dei palazzi principali di Atac, il Campidoglio ha avviato una ricerca di nuovi spazi da affittare. Questa operazione è vista come una spesa superflua da evitare, suggerendo che lo smart working potrebbe rappresentare una soluzione più logica e meno costosa. Giovanni Zannola, presidente della commissione Mobilità, ha specificato che non si dovrebbe investire in nuovi contratti di locazione, ma piuttosto massimizzare l’uso del lavoro agile.
A seguito delle indicazioni del Comune, Atac ha deciso di sospendere la stipula di nuovi contratti di affitto. Tuttavia, la questione pratica di come organizzare il lavoro a distanza rimane complessa. Le parti coinvolte, inclusi sindacati e dirigenti di Atac, hanno evidenziato diverse problematiche logistiche e organizzative. Questa dinamica ha reso necessario un dialogo costante tra le varie entità coinvolte, con l’intento di trovare una regolamentazione chiara per il lavoro agile.
Il 31 luglio, si è tenuto un incontro cruciale tra rappresentanti di Atac e sindacati per discutere del lavoro agile. L’occasione ha rappresentato un passo ufficiale verso la creazione di un ambiente di lavoro più flessibile. È stata proposta una fase sperimentale per il 2 settembre, finalizzata ad elaborare un modello di lavoro a distanza che possieda le necessarie infrastrutture tecnologiche e formative.
Durante l’incontro, è stata proposta l’istituzione di una commissione paritetica, con il compito di monitorare l’implementazione del lavoro agile e garantire che diventi una pratica strutturale. Le parti coinvolte stanno ora lavorando per chiarire come si svolgerà la fase sperimentale, apportando delle regolamentazioni adeguate che possano soddisfare le esigenze di tutti gli attori coinvolti.
Due giorni dopo la data prevista per l’inizio della fase sperimentale, Giovanni Zannola ha convocato un’ulteriore audizione per valutare lo stato delle pratiche relative allo smart working. Questo incontro, che coinvolgerà anche l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha lo scopo di monitorare l’andamento delle trattative e della pianificazione. Il Comune ha manifestato chiaramente l’intenzione di evitare spese inutili, orientando le risorse verso pratiche più moderne e sostenibili.
Con queste misure, il Campidoglio non solo mira a migliorare l’efficienza dei propri servizi, ma anche a garantire una gestione delle risorse più oculata. Lo smart working, se ben strutturato, potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle dinamiche aziendali e nelle politiche occupazionali di Atac.
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