Cantiere della Manovra: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti Riprende il Lavoro al Mef - Occhioche.it
L’attenzione si rivolge nuovamente al cantiere della manovra economica dopo la pausa estiva. Oggi il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, tornerà al Ministero dell’Economia e delle Finanze per iniziare le prime valutazioni tecniche post-vacanze. Questo è un passaggio cruciale in vista della presentazione del Piano strutturale di bilancio, fondamentale per la programmazione economica del paese, che dovrà avvenire entro il 20 settembre. L’appuntamento di maggiore interesse sarà il vertice di maggioranza fissato per venerdì 30 agosto, dove si discuterà delle strategie economiche per affrontare le sfide imminenti.
Prima della pausa estiva, il ministro Giorgetti ha incontrato vari membri del governo per discutere le problematiche legate ai tagli di spesa. Quest’anno, le difficoltà da affrontare sono particolarmente complesse. Con il ritorno delle regole di Maastricht—sebbene riformate—l’Italia è soggetta a una procedura per deficit eccessivo, il che richiederà un abbattimento del disavanzo strutturale di almeno lo 0,5% all’anno per i prossimi sette anni. Ciò significa dover mettere in campo misure per circa 10 miliardi di euro all’anno.
Uno degli obiettivi sarà sicuramente la riconferma di misure previste nella precedente manovra: si stima che i costi per queste iniziative inizieranno da oltre 20 miliardi di euro. Tra le principali voci di spesa, il taglio del cuneo fiscale che interesserà 14 milioni di lavoratori con un costo stimato di 10,7 miliardi di euro. Altre voci da considerare includono l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, con un costo di circa 4 miliardi di euro, e i sostegni per le Zone economiche speciali che gravano per 1,9 miliardi.
Le spese per le missioni internazionali richiedono almeno un miliardo di euro, mentre la detassazione del welfare aziendale e dei premi di produttività costerà oltre 800 milioni. Una miscela di fattori complessi gioca un ruolo fondamentale nella preparazione della manovra, e la capacità di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze sociali ed economiche del paese è cruciale.
Per quanto riguarda le coperture finanziarie, il governo ha intenzione di adottare una strategia basata sulla spending review, cancellando misure obsolete come l’Ace e puntando a ottenere maggiori entrate fiscali. Si stima di raccogliere circa due miliardi di euro dal concordato biennale proposto a 2,7 milioni di autonomi e imprese, che dovranno dichiarare i redditi per il 2024 e il 2025. Questa operazione, però, solleva dubbi sulle reali adesioni, poiché oltre 1 milione dei contribuenti interessati presenta un indice di affidabilità fiscale basso, rendendo incerto il numero di adesioni entro il termine del 31 ottobre.
In aggiunta, il governo conta sugli incassi derivanti dalle ultime rate della rottamazione quater, che è stata prorogata al 15 settembre. Tuttavia, è previsto che il quadro generale delle coperture sarà chiarito solo nelle prossime settimane. Entro il 20 ottobre, il governo sarà chiamato a elaborare il Documento programmatico di bilancio, che dovrà essere trasmesso a Bruxelles e al Parlamento. A questo seguirà il disegno di legge della manovra stessa, previsto per l’approvazione finale entro il 31 dicembre.
Le prossime settimane si preannunciano cruciali per la definizione della manovra e per la salute economica dell’Italia.
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