Carabinieri respingono richiesta porto d’armi per difesa nel caso Pozzolo

Il deputato Emanuele Pozzolo aveva il porto d’armi per difesa personale

Il deputato Emanuele Pozzolo aveva ottenuto il porto d’armi per difesa personale a metà dicembre, nonostante il parere negativo dei carabinieri di Biella. Questa informazione è stata riportata dal quotidiano La Stampa, che ha evidenziato come siano trascorse solo due settimane prima che si verificasse l’incidente durante la notte di Capodanno. Durante una festa nel Biellese, un proiettile sparato accidentalmente dalla pistola di Pozzolo ha ferito uno dei presenti. È noto che il parlamentare possedeva altre armi nella sua casa di Vercelli, grazie al porto d’armi per uso sportivo di cui era già in possesso.

Il parere negativo dei carabinieri di Biella

I carabinieri di Biella avevano espresso un parere negativo sulla necessità di difesa personale per Pozzolo. Questo parere è stato fornito perché il parlamentare aveva stabilito la sua residenza a Campiglia Cervo, un paese vicino a Rosazza, luogo della festa di fine anno. I militari di Biella erano competenti per il territorio e hanno ritenuto che non fosse necessario che Pozzolo avesse un’arma per difendersi.

La motivazione del porto d’armi per difesa

La richiesta del porto d’armi per difesa personale da parte di Pozzolo sembra essere stata motivata dal timore di ritorsioni a seguito della sua partecipazione a un convegno sulla situazione dei cristiani in Iran. Tuttavia, non è chiaro se questo timore fosse giustificato o se ci fossero altre ragioni dietro la richiesta del parlamentare. L’incidente durante la festa di Capodanno ha sollevato interrogativi sulla necessità e sulla responsabilità di possedere un’arma da fuoco per difesa personale.

La sicurezza personale è un diritto fondamentale, ma è importante valutare attentamente la necessità di possedere un’arma da fuoco e prendere tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza di tutti.