Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2024 by Giordana Bellante
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su incarico della Procura della Repubblica locale, hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Roma. La misura riguarda dieci operatori socio sanitari, cinque dei quali sono accusati di reato di tortura e gli altri cinque di maltrattamenti su persone sotto loro custodia.
Gravi Accuse: Dal Reato di Tortura alla Violenza Sessuale Ipotizzata
Per uno degli indagati si ipotizza anche il reato di violenza sessuale per aver presumibilmente palpeggiato un paziente. Gli operatori, operanti presso il Centro di Educazione Motoria gestito dalla Croce Rossa Italiana, sono accusati di aver commesso abusi su due pazienti con gravi patologie.
Denuncia della Croce Rossa: Origine dell’Indagine
L’indagine è scaturita da una denuncia presentata dai vertici della Croce Rossa capitolina ai Carabinieri nell’aprile 2023. La segnalazione faceva riferimento ad un paziente con evidenti segni di percosse al volto, inducendo l’avvio delle indagini.
GIP: Condotta Criminale e Maltrattamenti
Le indagini condotte dai Carabinieri di Via In Selci, specializzati nei reati contro le vittime vulnerabili, durate fino a novembre 2023, hanno rivelato maltrattamenti costanti e vessatorie su due pazienti ricoverati presso la struttura. Secondo l’ordinanza del GIP, la condotta degli indagati viene definita come ‘una galleria degli orrori‘, caratterizzata da violenza inaudita e parole sprezzanti.
Condanne Trascinanti: Il Disprezzo Verso le Persone Vulnerabili
Le azioni dei dieci operatori socio sanitari hanno evidenziato una violenza continua e crudele su individui totalmente inermi. Le condotte, avvallate da derisione e scherno, hanno preso di mira i deficit mentali delle vittime, amplificando la gravità delle accuse a loro carico.
