Carceri irpine in crisi: operatori penitenziari denunciano violenza e allerta su condizioni critiche

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Carceri irpine in crisi: operatori penitenziari denunciano violenza e allerta su condizioni critiche - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 by Redazione

Le carceri in provincia di Avellino e Ariano Irpino continuano a fare i conti con situazioni di grave criticità, come segnalato dalle rappresentanze sindacali della Polizia penitenziaria. Gli eventi recenti evidenziano un contesto di sicurezza sempre più preoccupante, con aggressioni e tentativi di suicidio che minacciano l’incolumità di detenuti e agenti. Le organizzazioni sindacali, tra cui Uilpa e Sappe, hanno sollevato la questione, chiedendo un intervento immediato da parte delle autorità.

Incendio e aggressione nella casa circondariale di Ariano Irpino

Nella CASA CIRCONDARIALE di Ariano Irpino, un episodio allarmante ha catturato l’attenzione dei sindacati, portando alla luce il malcontento e la preoccupazione tra gli agenti. Un detenuto nigeriano ha dato fuoco a un materasso, utilizzando suppellettili estratte dalla cella per alimentare le fiamme. Questo atto di vandalismo non si è fermato qui, poiché il detenuto, armato di una spranga di ferro, ha aggredito il personale penitenziario intervenuto per gestire la situazione. Quattro agenti sono stati costretti a ricorrere all’assistenza medica, testimoniando un clima di violenza palpabile all’interno dell’istituto.

Le autorità locali e nazionali sono sotto pressione, poiché questi eventi mettono in discussione la sicurezza e l’incolumità di tutti coloro che si trovano nelle strutture carcerarie. La gravità della situazione ha spinto i rinomati sindacati della Polizia penitenziaria a esigere una risposta adeguata, affinché gli agenti possano operare in condizioni di maggiore sicurezza.

Interventi di salvataggio e tentati suicidi ad Avellino

Un altro episodio critico è avvenuto presso la casa circondariale di Avellino, dove un agente è riuscito a intervenire in extremis per salvare la vita di un detenuto che tentava di impiccarsi all’interno della cella. L’uomo ha utilizzato un cappio ricavato dalle lenzuola, mostrando il livello di disperazione presente tra le persone detenute. Questo episodio non è un caso isolato: in molte carceri italiane, i tentativi di suicidio sono in aumento, rivelando una crisi profonda che affligge le strutture penitenziarie.

I sindacati sottolineano che la salute mentale dei detenuti è un problema di crescente rilevanza, e l’assenza di risorse adeguate per l’assistenza psicologica ai detenuti contribuisce a questo clima di tensione. La situazione è definita “al collasso” dai rappresentanti delle associazioni, che hanno chiesto non solo interventi immediati, ma anche modifiche strutturali a lungo termine nelle politiche carcerarie.

Appelli e mobilitazioni: il sit-in di venerdì

In risposta a queste emergenze, i sindacati rappresentativi della Polizia penitenziaria hanno richiesto un incontro con il Prefetto di Avellino, Rossana Riflesso. La richiesta viene da un contesto di preoccupazione crescente riguardo alla gestione delle carceri in provincia. È prevista una mobilitazione per questo venerdì, con un sit-in che si svolgerà davanti alla sede della Regione Campania, per protestare contro le condizioni di lavoro per gli agenti e per richiedere misure concrete a tutela della sicurezza all’interno delle carceri.

Il sit-in rappresenta un’importante opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile realtà delle carceri irpine e sul bisogno di una riforma incisiva e urgente. I sindacalisti intendono mettere in risalto non solo la loro lotta per condizioni di lavoro sicure, ma anche la necessità di garantire diritti e sicurezza per i detenuti, il cui benessere è in forte pericolo.

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