Carceri Parma: 114 detenuti annunciano sciopero

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Carceri Parma: 114 detenuti annunciano sciopero - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 23 Febbraio 2024 by Redazione

Sciopero Generale nei Carceri: 114 Detenuti in Protesta a Parma

114 detenuti nelle sezioni AS3 (Alta sicurezza) del carcere di Parma hanno annunciato un sciopero generale pacifico per richiamare l’attenzione sulle condizioni carcerarie. In una lettera inviata alle principali autorità giudiziarie del Paese, i detenuti esprimono la necessità di miglioramenti significativi all’interno delle strutture penitenziarie.

Visita del Garante dei Detenuti Roberto Cavalieri a Parma

Il garante dei detenuti della Regione Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri, si prepara a visitare le cinque sezioni destinate ai detenuti ad alta sicurezza a Parma. In risposta alla lettera di protesta inviata dai detenuti, Cavalieri si dice costantemente sollecitato dalle richieste di intervento provenienti dai detenuti e dai loro legali.

“Nonostante gli sforzi organizzativi delle carceri e degli operatori penitenziari, il sovraffollamento continua a essere un grave problema, mettendo a dura prova un sistema già allo stremo” – afferma il garante Cavalieri.

Richieste dei Detenuti e Annuncio dello Sciopero

Le richieste avanzate dai detenuti spaziano dall’autorizzazione alle chiamate ai familiari anche nei giorni festivi all’inserimento nelle liste di abilitazione al lavoro per i detenuti nelle sezioni ad alta sicurezza. Altre richieste includono la presenza di aspiratori nei bagni, salette per fumatori, miglioramenti nell’assistenza sanitaria e nelle condizioni delle camere di pernottamento.

Secondo i detenuti, le condizioni attuali rendono il trattamento carcerario debilitante sia fisicamente che psicologicamente, influenzando negativamente la vita dei detenuti e dei loro familiari. I firmatari della lettera hanno annunciato uno sciopero generale di quattro settimane, pacifico e non violento, che prevede la sospensione graduale della spesa, del vitto giornaliero, dell’assunzione di cibo e infine di tutte le attività lavorative e formative.

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