Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2024 by Redazione
CasaPound: “Una vittoria storica” sulla sentenza del saluto romano
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza storica riguardo al saluto romano, annullando la condanna in appello per le 8 persone coinvolte nella commemorazione di Sergio Ramelli nel 2016. CasaPound ha commentato la decisione definendola una “vittoria” che mette fine alle accuse prive di senso. L’organizzazione ha sottolineato che il saluto romano sarà considerato reato solo se vi è un effettivo pericolo di ricostituzione del partito fascista, cosa esclusa nelle commemorazioni.
Fine alle polemiche sulla commemorazione di Acca Larenzia
CasaPound ha dichiarato che questa vittoria mette fine alle polemiche che si sono scatenate dopo la commemorazione di Acca Larenzia. L’organizzazione ha criticato la sinistra democratica per aver chiesto processi e condanne invece di indignarsi per il fatto che gli assassini sono ancora liberi dopo 40 anni. CasaPound ha sottolineato che il saluto romano non è reato quando viene utilizzato per ricordare le vittime del terrorismo.
Il saluto romano non è reato nelle commemorazioni
L’avvocato Domenico Di Tullio, difensore di due degli imputati per il saluto romano durante la commemorazione di Milano nel 2016, ha spiegato che la sentenza delle sezioni unite della Cassazione afferma che il saluto romano è punibile solo quando vi è un reale pericolo di ricostituzione del partito fascista. L’avvocato ha sottolineato che questo non è il caso delle cerimonie commemorative, in cui il saluto romano viene utilizzato da oltre 40 anni per ricordare i defunti e le vittime del terrorismo. Ha inoltre chiarito che il saluto romano non rientra nelle fattispecie previste dalla Legge Mancino, che richiede un’organizzazione con scopi di discriminazione e violenza razziale.