Caso Pozzolo: caposcorta di Delmastro in ferie, sostituito

Nuovo caposcorta per il sottosegretario alla Giustizia Delmastro

Un nuovo agente è stato designato come caposcorta nel servizio di tutela del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. L’avvicendamento, di cui non si conosce ancora se si tratti di un agente già presente nella scorta o di un nuovo arrivo, sembra essere temporaneo e dovuto alle ferie del precedente caposcorta, Pablito Morello.

Le indagini sul ferimento di Luca Campana

Il caposcorta Morello era presente con Delmastro la notte di Capodanno a Rosazza, quando il genero di Delmastro, Luca Campana, è stato ferito da uno sparo proveniente da una pistola regolarmente detenuta dal deputato di Fdi Emanuele Pozzolo. Durante gli interrogatori condotti dalla Procura di Biella, sia Campana che Morello hanno affermato che la responsabilità dell’incidente è da attribuire interamente al parlamentare. Entrambi concordavano sul fatto che fosse Pozzolo a maneggiare l’arma, anche se “non sembrava esperto nell’usarla”.

Si attendono ancora i risultati dello studio balistico su Pozzolo e la perizia balistica prima di procedere con un nuovo interrogatorio del deputato di Fdi, che è stato convocato dal procuratore per il 17 gennaio. Tuttavia, in quell’occasione, Pozzolo ha scelto di non rispondere alle domande, spiegando che erano emersi atti che non erano a sua conoscenza.

La reazione politica e la richiesta di Renzi

La vicenda continua a scuotere la politica, con Matteo Renzi che, nella sua ultima e-news, ha chiesto alla premier Giorgia Meloni di revocare la delega a Delmastro. Renzi ha affermato: “Sulla storia del pistolero di Capodanno, il sottosegretario alla giustizia se va bene è reticente, se va male mente. Io penso che stia facendo entrambe le cose. Penso anche che la Meloni che non gli toglie la delega alla polizia penitenziaria rischi in prospettiva di pagare a caro prezzo questa impuntatura. A cosa mi riferisco? Lo vedrete presto. Non basta ripulire la scena del crimine. Fossi in Delmastro verrei velocemente in Parlamento a dire la verità prima che la verità la dica qualcun altro. Perché è solo questione di tempo, credetemi. A chi mi dice: ma perché insisti su questa storia? Perché trovo immorale che in una festa di Capodanno pubblici ufficiali usino un’arma da fuoco (una?) in una festa in cui ci sono dei bambini e che chi deve dire la verità stia mentendo o mandando pizzini da venti giorni. È una cosa enorme. Ne va della dignità dei membri del governo, della polizia penitenziaria, delle istituzioni. Voi che dite?”, ha concluso Renzi.

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