Caso Scurati alla Rai: il monologo censurato, il coraggio di Serena Bortone e le conseguenze - Occhioche.it
Introduzione:
La libertà di espressione e la neutralità dell’informazione sono pilastri fondamentali di una democrazia. Ma cosa succede quando questi valori vengono messi in discussione? Lo scorso 20 aprile, la conduttrice Serena Bortone ha letto in diretta a “Chesarà…” il monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati, precedentemente censurato dalla Rai. Questa decisione potrebbe costarle cara, con un possibile provvedimento disciplinare e la chiusura del programma a fine stagione. In questo articolo, esploreremo le sfaccettature di questo caso, dalle reazioni del sindacato dei giornalisti Rai alle dichiarazioni di Roberto Sergio, Amministratore Delegato della Rai.
1. Il monologo di Scurati e la scelta di Serena Bortone
Sabato 20 aprile, Serena Bortone, conduttrice di “Chesarà…”, ha letto in diretta il monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati, autore del libro “. Il figlio del secolo”. Questo monologo era stato inizialmente censurato dalla Rai, ma la Bortone ha deciso di leggerlo ugualmente, rischiando conseguenze personali e professionali. Secondo il quotidiano “La Repubblica”, la conduttrice potrebbe affrontare un provvedimento disciplinare e il programma potrebbe chiudere a fine stagione.
2. La reazione del sindacato dei giornalisti Rai e le accuse di controllo asfissiante
La cancellazione del monologo di Scurati ha scatenato le proteste non solo delle opposizioni, ma anche del sindacato dei giornalisti del servizio pubblico, l’Usigrai. In una nota, il sindacato ha denunciato un “controllo asfissiante” da parte dei vertici della Rai sull’informazione del servizio pubblico. Oltre a ciò, l’Usigrai ha criticato la gestione dei canali e del palinsesto di Rai3, definendolo “stravolto e irriconoscibile per i telespettatori”.
3. Roberto Sergio si dissocia e denuncia una guerra politica contro la Rai
Roberto Sergio, Amministratore Delegato della Rai, ha preso le distanze dalla decisione di cancellare il monologo di Scurati. In un’intervista a “La Stampa”, Sergio ha affermato di non essere stato informato della decisione e che avrebbe trasmesso il monologo, eventualmente chiedendo un riequilibrio in ottemperanza alla normativa sulla par condicio. ‘AD ha anche denunciato una “guerra politica quotidiana” volta a distruggere la Rai, pur sottolineando di non aver mai ricevuto pressioni dalla maggioranza di governo per condizionare scelte su programmi, conduttori o argomenti.
Il caso Scurati ha sollevato importanti questioni sulla libertà di espressione e sull’indipendenza del servizio pubblico. Le conseguenze per Serena Bortone e per il programma “Chesarà…” rimangono incerte, ma questo episodio ha sicuramente alimentato il dibattito sull’importanza di preservare l’autonomia e la neutralità dell’informazione in Italia.
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