Cassazione respinge richiesta analisi reperti caso Yara - avvisatore.it
La Corte di Cassazione ha respinto l’istanza presentata dai legali di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, riguardante l’analisi dei reperti dell’indagine che portò all’arresto del muratore dieci anni fa. Precedenti decisioni avevano stabilito che i reperti potessero essere solo visionati, ma i legali di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, avevano chiesto di poterli sottoporre a nuovi accertamenti.
“Al netto della lettura delle motivazioni per esprimere un giudizio ponderato, la prima impressione è che quanto accaduto sia incredibile al punto di farmi dubitare che la giustizia esista. Il potere vince sempre”, ha dichiarato l’avvocato Salvagni, difensore di Bossetti. L’avvocato ha espresso la sua delusione per la decisione della Cassazione, sottolineando che i reperti potrebbero contenere informazioni che potrebbero dimostrare l’innocenza del suo cliente.
“Su Massimo possono esserci ancora colpevolisti e innocentisti magari al 50 e 50, ma al 100% si può affermare che in quei reperti c’è qualcosa che noi non possiamo accertare, c’è la risposta che Massimo è innocente. Quei reperti sono sempre stati intoccabili e il perché è ormai evidente”, ha concluso Salvagni.
La richiesta avanzata dai legali di Massimo Bossetti di poter analizzare i reperti dell’indagine che portò all’arresto del muratore dieci anni fa è stata respinta dalla Corte di Cassazione. I reperti, che fino ad ora potevano essere solo visionati, non potranno essere sottoposti a nuovi accertamenti come richiesto dalla difesa di Bossetti.
La decisione della Cassazione ha suscitato la delusione degli avvocati di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, che avevano sperato che l’analisi dei reperti potesse fornire nuove prove a favore dell’innocenza del loro cliente. Salvagni ha espresso la sua incredulità riguardo alla decisione della Cassazione, affermando che “quanto accaduto sia incredibile al punto di farmi dubitare che la giustizia esista. Il potere vince sempre”.
La decisione della Corte di Cassazione di respingere la richiesta di analisi dei reperti nel caso di Massimo Bossetti ha deluso la difesa del muratore condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Gli avvocati di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, avevano sperato che l’analisi dei reperti potesse rivelare nuove prove a favore dell’innocenza del loro cliente.
Salvagni ha espresso la sua delusione riguardo alla decisione della Cassazione, affermando che “quanto accaduto sia incredibile al punto di farmi dubitare che la giustizia esista. Il potere vince sempre”. Secondo l’avvocato, i reperti potrebbero contenere informazioni che potrebbero dimostrare l’innocenza di Bossetti, ma ora non sarà possibile sottoporli a nuovi accertamenti.
La decisione della Cassazione ha suscitato polemiche e interrogativi sulla possibilità di fare luce su questo caso, che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso per anni. La difesa di Bossetti continuerà a lottare per dimostrare l’innocenza del loro cliente, nonostante la decisione della Cassazione di non consentire l’analisi dei reperti.
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