Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi
La Cassazione ha emesso una decisione controversa riguardo all’annullamento con rinvio della condanna all’ergastolo per un femminicidio, focalizzandosi sulla valutazione delle attenuanti generiche legate alla pandemia. La sentenza, relativa all’omicidio di Lorena Quaranta, studentessa di Medicina uccisa dal fidanzato durante il lockdown, ha scatenato vivaci polemiche.
Contesto e Dettagli del Femminicidio
Il tragico episodio, avvenuto a Furci siculo nel 2020, vide la giovane studentessa vittima delle azioni dell’infermiere calabrese Antonio De Pace, suo compagno. Il presunto “stato d’ansia” generato dalla situazione pandemica è emerso come elemento chiave nel processo.
La Sentenza della Cassazione
La Corte Suprema ha censurato i giudici di merito per non aver valutato in profondità il contesto psicologico dell’imputato legato alla crisi sanitaria, sollevando interrogativi sulla sua responsabilità e sulla gestione dell’ansia. Questo aspetto cruciale ha determinato il rinvio del caso alla Corte d’Assise d’appello di Messina per un riesame più approfondito.
Reazioni e Critiche
L’associazione antiviolenza “Una di noi” ha espresso sconcerto per la sentenza, evidenziando preoccupazioni sulla tutela delle donne. Anche esponenti politici di diverse fazioni, come Fratelli d’Italia e Partito Democratico, hanno condannato la decisione come inaccettabile e allarmante, sollecitando un maggiore impegno nella lotta contro il femminicidio.
Prossimi Sviluppi
Il processo tornerà ora alla Corte d’Assise per ulteriori valutazioni, mentre l’opinione pubblica resta divisa sulla giustezza della sentenza della Cassazione, che continua a generare dibattiti accesi e preoccupazioni riguardo alla protezione delle donne vittime di violenza domestica.
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