Celebrità di New York in prima linea per salvare l’Elizabeth Street Garden dalla demolizione

Celebrita di New York in prima Celebrita di New York in prima
Celebrità di New York in prima linea per salvare l'Elizabeth Street Garden dalla demolizione - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi

Un’area verde di fondamentale importanza culturale rischia di scomparire a Little Italy, New York. L’Elizabeth Street Garden, un’oasi di pace nel cuore della città, è minacciato dalla demolizione per il progetto di costruzione di un complesso residenziale destinato ad anziani. Tra i sostenitori della conservazione del giardino, figurano nomi noti come Martin Scorsese, Robert De Niro e Patti Smith, i quali hanno lanciato un appello accorato al sindaco Eric Adams.

La mobilitazione delle celebrità

Scorsese, De Niro e Smith uniti per la causa

La decisione di demolire l’Elizabeth Street Garden, annunciata per il 10 settembre, ha suscitato un’ondata di proteste tra i residenti, artisti e celebrità che si sono mobilitati per difendere quest’area verde. Martin Scorsese, Robert De Niro e Patti Smith hanno sottolineato, attraverso una lettera inviata al sindaco, quanto questo spazio rappresenti un patrimonio culturale da preservare.

Scorsese ha condiviso il suo legame personale con il quartiere, ricordando i tempi in cui da bambino cresciuto in un’area densamente edificata non aveva accesso a spazi verdi. De Niro, anch’esso nostalgico del passato, ha descritto il giardino come un “gioiello”, avvertendo che la sua scomparsa rappresenterebbe una perdita significativa per la storia culturale di New York. La Smith, premiata con le chiavi della città, ha minacciato di restituirle, indicandola come un segno di protesta contro questa decisione che ritiene inaccettabile.

Il giardino e la sua storia

Creato negli anni Novanta su un lotto precedentemente occupato da una scuola, l’Elizabeth Street Garden è diventato un ritrovo per artisti e residenti. Le sculture e gli elementi architettonici presenti nel giardino testimoniano la storia del quartiere, risalente al periodo della Gilded Age. La demolizione di quest’area non solo cancellerebbe uno spazio di svago, ma anche un pezzo di storia che ha visto l’ascesa e la caduta di molte delle più iconiche strutture di Manhattan.

Il progetto di edilizia residenziale

Dettagli sull’iniziativa abitativa

La proposta di costruire un complesso residenziale con 123 alloggi per anziani ha suscitato interrogativi tra i cittadini. Secondo l’amministrazione, il progetto include 50 unità destinate a persone senza fissa dimora, un’iniziativa nobile a parere di De Niro. Tuttavia, l’attore stesso ha rimarcato che esistono altre opzioni per la locazione di tali strutture, suggerendo che il giardino non dovrebbe essere il sacrificio necessario.

Il piano edilizio, che rientra nell’impegno dell’amministrazione Adams di realizzare mezzo milione di nuovi appartamenti entro il 2032, è stato difeso dall’assessore all’edilizia Adolfo Carrión. Secondo Carrión, la crisi degli alloggi a New York richiede misure drastiche, e il giardino è visto come un ostacolo al progresso.

La risposta dell’amministrazione

Nonostante l’intervento delle celebrità, l’amministrazione di New York appare determinata a procedere con il progetto. Carrión ha affermato che le lettere al sindaco non hanno considerato la complessità delle esigenze abitative della città, né le problematiche storiche legate al sito. L’assenza di un accordo tra la comunità e il governo locale è palese, con una crescente tensione tra la necessità di spazi verdi e l’urgenza di nuove strutture abitative.

La vicenda dell’Elizabeth Street Garden mette in evidenza il dilemma cruciale che New York affronta: come equilibrare la crescita urbana con la preservazione di spazi culturali e naturali. Mentre la città si prepara a una fase di sviluppo, il destino di questo giardino diventa il simbolo di una battaglia più ampia che riguarda l’identità e il futuro della metropoli.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use
Change privacy settings
×