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Ceneré, la tartaruga marina che rinasce: una storia di speranza e guarigione.

Cenere, una giovane tartaruga marina della specie Caretta caretta, ha vissuto un’esperienza straordinaria che ha catturato l’attenzione di molti. Recuperata al largo di Cervia con gravi ferite, oggi si trova in un percorso di guarigione eccezionale grazie alla collaborazione tra l’Acquario di Cattolica e il Centro di recupero tartarughe marine Cestha di Marina di Ravenna.

La Rinascita di CENERE

Dopo essere stata trovata con una lesione da taglio profondo sul carapace, che le aveva arrecato seri danni, Cenere ha intrapreso un incredibile viaggio verso la guarigione. Grazie alla tecnologia laser scanner e alla stampa 3D, sono stati realizzati sei gusci artificiali che hanno rivoluzionato il suo percorso di riabilitazione.

Un Percorso di Ricostruzione e Speranza

I gusci artificiali, frutto della collaborazione con l’azienda Artificio digitale di Ravenna, hanno rappresentato una soluzione innovativa per Cenere. Adattati progressivamente alla crescita della tartaruga e all’evoluzione della ferita, questi scudi hanno permesso a Cenere di intraprendere un percorso verso la guarigione e il recupero della mobilità compromessa.

Il Ruolo dell’Acquario di Cattolica

L’Acquario di Cattolica ha svolto un ruolo fondamentale nel percorso di riabilitazione di Cenere. Dotata di una vasca con 80.000 litri di acqua marina, ideale per la riabilitazione motoria della tartaruga, l’ambiente creato nell’acquario mira a favorire il recupero completo di Cenere per prepararla al ritorno in mare.

Una Storia di Coraggio e Resilienza

Cenere ha dimostrato una straordinaria forza di volontà e coraggio, affrontando ben 11 interventi chirurgici con tenacia. Il suo percorso di guarigione non solo rappresenta un’eccellente opportunità per la tartaruga stessa ma anche un’importante iniziativa educativa e divulgativa per sensibilizzare il pubblico sulla conservazione delle specie marine a rischio.

Il Futuro di CENERE

L’obiettivo finale di questo straordinario percorso è quello di restituire Cenere al mare, forte e autonoma. Il direttore di Cestha, Simone D’Acunto, conclude che il percorso di riabilitazione di Cenere rappresenta un’opportunità unica e un importante passo verso la sensibilizzazione e la protezione delle specie marine in pericolo.

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Francesca Monti

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