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Chiarimenti del ministro Gennaro Sangiuliano sulla polemica riguardante la dottoressa Maria Rosaria Boccia

In un contesto di crescente confusione mediatica, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano interviene per fare chiarezza riguardo alla situazione che coinvolge la dottoressa Maria Rosaria Boccia. La tempesta informativa si è inasprita in seguito a un’errata identificazione della dottoressa Boccia come una direttrice generale del ministero, portando a considerazioni errate e a un dibattito infuocato. In una lettera inviata alla stampa, Sangiuliano offre la sua versione dei fatti, affrontando questioni di rilevanza pubblica e mettendo in evidenza i dettagli dell’accaduto.

Il primo incontro con la dottoressa Boccia

Un’introduzione ai fatti

Nell’agosto del 2023, una foto di una riunione al ministero ha suscitato un acceso dibattito, creando confusione sull’identità e il ruolo della dottoressa Boccia. Sangiuliano specifica che il primo incontro avvenne a maggio, nel corso della campagna elettorale per le elezioni europee. Sottolinea che non ha mai partecipato a elezioni precedenti e chiarisce che i suoi incontri con la dottoressa Boccia non solo hanno sancito una comunanza di vedute, ma anche l’intenzione di conferirle un ruolo di consulenza.

Riflessioni sulla nomina

Il ministro prosegue spiegando il motivo alla base della sua decisione di nominare Boccia come consigliere a titolo gratuito per i grandi eventi. Tra le sue competenze, emergono doti professionali e organizzative riconosciute, riscontrate in molte iniziative pubbliche. Tuttavia, Sangiuliano chiarisce che, a causa di alcune preoccupazioni sollevate dal Gabinetto riguardo a possibili conflitti d’interesse, alla fine ha deciso di non procedere con la nomina, senza questionare le qualifiche della dottoressa.

Situazione attuale e accuse di conflitti d’interesse

Svelare le false informazioni

Il ministro ribadisce che la dottoressa Boccia non ha mai preso parte a decisioni amministrative, né ha ricevuto rimborsi spese per eventi legati al ministero. Per Sangiuliano, è fondamentale evidenziare che mai fondi pubblici siano stati destinati a Boccia per viaggi o soggiorni. Questo è un punto cruciale in una situazione in cui i media hanno diffuso informazioni potenzialmente fuorvianti, enfatizzando elementi di conflitto di interesse senza basi concrete.

Partecipazione al G7 Cultura

Passando a un altro argomento rilevante, il G7 Cultura, il ministro chiarisce che l’evento internazionale si svolgerà a Napoli, a Palazzo Reale. Inizialmente si era pensato a Positano, ma già nei primi mesi dell’anno era stata presa la decisione di spostare la sede per questioni logistiche e di spesa. L’idea di coinvolgere Pompei era limitata all’organizzazione di un concerto di musica classica e alla visita degli scavi, e non ha mai correlato la preparazione dell’evento a incarichi ufficiali assunti dalla Boccia.

Chiarimenti sulle presenze e dichiarazioni ufficiali

La realtà dei fatti

Sangiuliano evidenzia che le sue visite a Pompei sono state estranee all’organizzazione del G7. Il 3 giugno, ha effettuato un sopralluogo per osservare i lavori di restauro in corso, un’attività del tutto distinta e non legata all’evento internazionale. Questa affermazione mira a dimostrare la separazione netta tra il suo operato, le visite ufficiali e il lavoro di preparazione del G7.

Le parole del sindaco di Pompei

In sostegno della versione del ministro, il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha asserito che la dottoressa Boccia non ha mai partecipato a riunioni riguardanti la pianificazione del G7. Queste informazioni cercano di dissipare ogni dubbio riguardante il ruolo di Boccia e la corretta gestione delle pratiche interne al ministero. La situazione attuale, per Sangiuliano, è degna di nota non solo per le evidenti ripercussioni mediatiche, ma anche per il potenziale danno alla reputazione di chi, come la dottoressa Boccia, non ha alcuna responsabilità nella questione.

Riflessioni finali sulla situazione

Sangiuliano esprime rammarico per la polemica che ha travolto non solo la sua figura, ma anche quella di numerose persone coinvolte. Il suo appello è chiaro: fare chiarezza, riequilibrare le informazioni e ridurre l’impatto della diffamazione su individui innocenti. In questo frangente, l’importanza della verità e della trasparenza emerge come un valore imprescindibile nella gestione delle istituzioni pubbliche.

Giordana Bellante

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