Cibo italiano sotto attacco: come i conflitti internazionali minacciano l’export agroalimentare

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Cibo italiano sotto attacco: come i conflitti internazionali minacciano l'export agroalimentare - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 by Redazione

Il cibo italiano, una delle voci più simboliche del made in Italy, si trova nuovamente a essere utilizzato come merce di scambio nei contenziosi economici e politici globali. Recenti sviluppi evidenziano come le tensioni in atto, specialmente nei confronti di mercati strategici come la CINA, stiano avendo impatti diretti sull’export agroalimentare. Solo in Cina, il valore delle esportazioni italiane nell’agroalimentare si attesta sui 590 milioni di euro, un settore dall’importanza cruciale per l’economia nazionale. Questi eventi pongono interrogativi sul futuro della tradizione culinaria italiana nel contesto globale.

crisi del commercio con la cina

Un contesto complesso di esportazioni

Le relazioni commerciali tra Italia e Cina si stanno deteriorando a seguito del riemergere di conflitti geopolitici e di commerci in settori differenti. Un ulteriore fattore di complicazione è rappresentato dal blocco dei traffici sul Mar Rosso, dovuto agli attacchi delle forze Houthi. Questi eventi stanno costringendo le rotte marittime a deviare attorno al continente africano, un tragitto che ha comportato un incremento dei costi di trasporto fino al 659%. Secondo quanto riportato da Coldiretti, questo aumento impatta direttamente i prezzi finali dei prodotti italiani, rendendoli meno competitivi sul mercato cinese.

Gli effetti sull’export agroalimentare

Il cibo italiano è un segmento di mercato di rilevante importanza per l’export agroalimentare. Tuttavia, in un contesto dove le tensioni politiche si intensificano, l’export potrebbe subire un colpo significativo. La perdita di accesso a mercati così ampi come quello cinese non solo diminuisce il volume delle vendite per i produttori italiani, ma può anche avere un effetto domino su tutta la filiera economica. L’assenza di un mercato così ricettivo influenzerà negativamente anche il prezzo dei prodotti, generando un ciclo di crisi per l’intero settore.

precedenti storici e contesti problematici

La disputa con gli Stati Uniti

Rivivendo quanto già accaduto nel 2019, il cibo italiano era già finito al centro di una guerra commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. In quel conflitto, le misure coperte da una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti alimentari hanno afflitto ulteriormente i produttori italiani. Prodotti simbolo come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano e il Gorgonzola sono stati penalizzati, mostrando una vulnerabilità alla quale il settore deve continuare a prestare attenzione.

L’embargo russo del 2014

Non meno perturbante è la storica ritorsione da parte di Mosca nei confronti delle sanzioni europee a causa dell’annessione illegale della Crimea. Il governo russo ha imposto un embargo dal 7 agosto 2014, che ha escluso dai mercati russi una vasta gamma di prodotti italiani. Da frutta e verdura a formaggi pregiati come il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano, l’embargo ha portato a un completo azzeramento delle esportazioni verso la Russia. Il risultato è stato un significativo impatto negativo sulle vendite, aggravato dall’emergere di imitazioni non autentiche che minano ulteriormente l’immagine della qualità italiana.

sfide e opportunità per il made in italy

L’importanza di una risposta strategica

Il settore agroalimentare italiano è chiamato a ristrutturarsi e ad affrontare le sfide imposte dai contesti internazionali. Il futuro dell’export dipende da strategie mirate a rafforzare l’immagine e la competitività del made in Italy. Innovazione, qualità e promozione attrattiva nei mercati esteri potrebbero rivelarsi determinanti nella risposta a queste crisi.

La qualità come differenziante

In un mondo in cui il cibo è spesso utilizzato come strumento di pressione politica, è fondamentale per i produttori italiani puntare sulla qualità e sulle caratteristiche autentiche dei loro prodotti. La filiera agroalimentare deve essere in grado di comunicare con efficacia il valore delle sue tradizioni, cercando di posizionarsi come sinonimo di eccellenza nonostante le pressioni internazionali.

L’economia agroalimentare italiana, ricca di storia e cultura, affronta sfide senza precedenti. Sarà cruciale seguire questi sviluppi e supportare le battaglie degli agricoltori e produttori italiani affinché possano mantenere la loro presenza nei mercati globali.

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