Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Il settore agricolo italiano, da sempre simbolo di qualità e tradizione, si trova oggi di fronte a nuove sfide legate alla sostenibilità e alla transizione energetica. Le Città dell’Olio e le Città del Vino, attraverso un manifesto congiunto, sostengono l’importanza di un approccio consapevole nella scelta delle aree per l’installazione di impianti di energia rinnovabile, richiamando l’attenzione sull’impatto che queste scelte possono avere sul territorio e sull’economia agricola locale.
Il manifesto delle città d’identità
Obiettivi e motivazioni
Le Città dell’Olio e le Città del Vino, rappresentative di oltre 1000 Comuni e enti pubblici, hanno un chiaro obiettivo nel loro manifesto: coniugare la necessità di sviluppare fonti di energia rinnovabile con la preservazione del territorio e delle sue tradizioni. Questi enti si fanno portavoce di una visione equilibrata, in cui il progresso tecnologico non comprometta la sostanza della vita rurale.
Il manifesto mette in evidenza la necessità di uno sviluppo sostenibile, che consideri non solo l’installazione di impianti energetici, ma anche le ricadute economiche, sociali e ambientali delle scelte politiche e strategiche. Un aspetto cruciale sottolineato nel documento è la tutela dell’agricoltura, definita fondamentale per la produzione di cibo, la salute economica delle comunità e la qualità della vita degli abitanti delle aree rurali.
Le problematiche di una transizione non controllata
Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio, e Angelo Radica, presidente delle Città del Vino, espongono nel manifesto i rischi legati a una “transizione non controllata”. Questi rischi includono il deterioramento ambientale e l’impoverimento delle economie agricole locali. I leader delle due associazioni fanno appello a un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti, affinché la scelta delle aree per l’installazione degli impianti di energia rinnovabile avvenga con responsabilità e attenzione alle specificità locali.
Il doppio veto sulle aree agricole
Impatti ambientali e produttivi
Le realtà firmatarie del manifesto esprimono un veto chiaro contro l’uso di aree agricole produttive per l’installazione di impianti energetici. Secondo il documento, i pannelli solari a terra potrebbero causare alterazioni microclimatiche che influenzano negativamente la crescita e la resa delle colture. Queste preoccupazioni si estendono anche alle proprietà fisiche, chimiche e biologiche del suolo, che potrebbero subire impatti significativi dall’occupazione di terreni agricoli.
La presenza di pannelli solari può limitare l’esposizione della luce e il bilancio termico delle coltivazioni, generando effetti dannosi sul ciclo vegetativo delle piante. Pertanto, è essenziale che le decisioni relative all’installazione di impianti rinnovabili tengano conto non solo delle necessità energetiche, ma anche della salvaguardia delle risorse agricole.
Un approccio collaborativo e consapevole
Le Città dell’Olio e del Vino invitano le Regioni e le Provincie Autonome a coinvolgere le comunità locali nella scelta delle aree destinate agli impianti di energia rinnovabile. Un approccio collaborativo che può garantire la protezione dell’ambiente e della produzione agricola, mantenendo viva la tradizione e la cultura delle aree coinvolte.
Il manifesto si pone quindi come un appello chiaro: la transizione energetica deve avvenire in modo responsabile, per preservare il futuro delle generazioni a venire e garantire il benessere delle comunità agricole italiane.