Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2024 by Redazione
La pizza italiana: un tesoro del Made in Italy
La pizza è uno dei piatti più amati dagli italiani, tanto che quasi due terzi di loro la mangiano almeno una volta alla settimana. Secondo un’indagine Coldiretti/Ipsos, il 13% degli italiani la consuma da 2 a 4 volte a settimana, sia a pranzo che a cena, sia a casa che fuori, grazie alla presenza di oltre 121mila locali in tutto il paese. La pizza più diffusa e apprezzata rimane la classica margherita, nata nel 1889 per onorare la Regina Margherita di Savoia.
La pizza è un vero e proprio tesoro del Made in Italy, con un fatturato annuo che supera i 15 miliardi di euro. Questo piatto rappresenta una colonna portante dell’economia italiana, garantendo lavoro a 100mila persone a tempo pieno e altrettante nel fine settimana o a tempo parziale. Ogni anno in Italia vengono sfornate 2,7 miliardi di pizze, che richiedono 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio d’oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.
Tuttavia, nel resto del mondo la vera pizza Made in Italy è spesso oggetto di varianti bizzarre e improbabili. Secondo l’associazione Coldiretti, il 36% degli italiani ha avuto esperienze negative con le pizze all’estero, trovandosi di fronte a combinazioni di ingredienti strane e condimenti insoliti, come ananas, banane, carne di canguro, zebra, serpenti, grilli e persino cannabis.
Nonostante ciò, c’è anche un 6% di italiani entusiasti delle pizze internazionali e un 20% che le ha apprezzate abbastanza. Tuttavia, il 14% degli italiani si è dichiarato molto deluso e il 22% abbastanza insoddisfatto. Le principali ragioni di delusione riguardano l’impasto (52%), il sapore (48%) e il tipo di ingredienti utilizzati (36%). Altre cause di insoddisfazione includono la combinazione insolita degli ingredienti (34%), la cottura errata (30%), il costo elevato (25%), la preparazione (24%) e la scarsa digeribilità (23%).
Per contrastare queste delusioni, è fondamentale che i ristoranti indichino l’origine degli ingredienti utilizzati, come richiesto dal 92% degli italiani secondo l’indagine. Questo per evitare che vengano serviti piatti con ingredienti di bassa qualità, come mozzarella congelata dalla Lituania, concentrato di pomodoro cinese, olio tunisino e farina di grano canadese. “Garantire l’autenticità della ricetta e dell’arte della preparazione significa anche difendere un piatto che è parte integrante della nostra tradizione a tavola, minacciata nel mondo dalla diffusione di falsi prodotti Made in Italy che hanno raggiunto l’astronomica cifra di 120 miliardi di euro, praticamente il doppio delle nostre esportazioni, sottraendo posti di lavoro e crescita all’Italia”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
La pizza italiana rimane quindi un simbolo del Made in Italy, un piatto amato dagli italiani e apprezzato in tutto il mondo. Nonostante le varianti internazionali, la vera pizza italiana rimane un tesoro culinario da preservare e valorizzare.