Ultimo aggiornamento il 15 Febbraio 2024 by Redazione
La divisione degli esperti sulla commissione d’inchiesta sul Covid approvata dalla Camera
La decisione della Camera di istituire una commissione d’inchiesta sul Covid ha diviso gli esperti. Dopo la pandemia che ha colpito profondamente l’Italia, i virologi si sono espressi in modo contrastante sulla necessità di fare chiarezza sulle decisioni prese durante l’emergenza sanitaria.
La commissione politica e non tecnica
Il professor Andrea Crisanti, esperto di microbiologia e senatore del Partito Democratico, ha espresso preoccupazione riguardo alla commissione d’inchiesta. Secondo lui, la commissione ha un’impronta politica anziché tecnica e quindi è destinata a fallire. Crisanti ha sottolineato che in Italia la sanità è di competenza delle Regioni, quindi limitare il campo d’azione della commissione alle decisioni dell’esecutivo non ha senso. Inoltre, se la commissione viene utilizzata come uno strumento per attaccare le opposizioni, la verità sarà la prima vittima.
La necessità di valutare le decisioni politiche
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, ha sostenuto l’importanza di una commissione d’inchiesta per valutare le decisioni politiche prese durante la pandemia. Secondo Bassetti, la commissione dovrebbe concentrarsi sugli acquisti di mascherine, ventilatori e altre decisioni politiche come il lockdown e la chiusura delle scuole. Tuttavia, ha sottolineato che la commissione non dovrebbe invadere il campo della scienza e della medicina, ma lasciare che gli esperti si occupino di valutare gli aspetti scientifici come la vaccinazione e le terapie.
Un’analisi propositiva per il futuro
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, ha sottolineato l’importanza di una commissione d’inchiesta che non si concentri sugli errori commessi, ma che analizzi le scelte fatte durante l’emergenza Covid in modo propositivo per il futuro. Pregliasco ha suggerito che l’analisi dovrebbe coinvolgere tecnici esperti del settore e dovrebbe essere estesa a tutti i livelli dell’organizzazione e gestione della sanità, comprese le Regioni. Inoltre, ha sottolineato che la commissione dovrebbe essere composta principalmente da specialisti come epidemiologi, virologi e gestori della sanità, al fine di migliorare la preparazione e la reazione a future emergenze.
Fare chiarezza dopo gli errori
Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza dopo gli errori commessi durante la pandemia. Secondo Gismondo, è doveroso nei confronti della popolazione individuare le responsabilità e migliorare la preparazione per future emergenze. Tuttavia, ha sottolineato che la commissione non dovrebbe diventare un terreno di contesa politica, ma dovrebbe essere un’opportunità per esaltare l’onestà e imparare dagli errori commessi.
In conclusione, la decisione della Camera di istituire una commissione d’inchiesta sul Covid ha suscitato opinioni contrastanti tra gli esperti. Mentre alcuni sostengono la necessità di fare chiarezza sulle decisioni politiche prese durante l’emergenza, altri mettono in dubbio l’efficacia di una commissione politica anziché tecnica. Tuttavia, tutti concordano sull’importanza di imparare dagli errori commessi e migliorare la preparazione per future emergenze.