Ultimo aggiornamento il 5 Gennaio 2024 by Redazione
Giuliano Amato lascia la presidenza della Commissione algoritmi
L’ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, ha annunciato di lasciare la presidenza della Commissione algoritmi. Questa decisione è stata presa dopo la conferenza stampa di inizio anno della premier Giorgia Meloni. In un colloquio con il Corriere della Sera, Amato ha spiegato che l’organismo in questione è una commissione della presidenza del Consiglio e, dato che la sua nomina non sembra essere stata un’iniziativa della presidente del Consiglio, ha deciso di abbandonare l’incarico. Amato ha commentato: “Peccato, ci perdono qualcosa… Ma a me semplificherà la vita”.
Dubbi e preoccupazioni per il nuovo anno
Amato è finito nel mirino della premier a causa di una recente intervista a Repubblica, in cui ha espresso dubbi e preoccupazioni per il nuovo anno. Tuttavia, l’ex presidente del Consiglio sostiene di non aver affrontato l’argomento dell’elezione dei giudici della Corte Costituzionale. Ha chiarito: “Ho evidenziato un altro problema, come sa chi ha letto davvero l’intervista. Ho parlato dell’accoglienza delle decisioni della Corte, chiunque l’abbia eletta, e ad oggi in Italia non è mai stata la Presidente del Consiglio a porre questa questione. Hanno cominciato altri esponenti della sua maggioranza, ma non lei”.
Il rischio delle Corti Costituzionali
Nell’intervista commentata da Meloni, Amato ha anche affrontato il rischio che le Corti Costituzionali vengano considerate nemiche della collettività, prendendo come esempio la situazione in Polonia. Ha sottolineato che “da noi quello che è accaduto lì ora è inconcepibile”. Nonostante ciò, ha ribadito che attualmente questa eventualità è considerata inconcepibile. Amato ha concluso affermando che, sebbene non ci sia nulla che lo impedisca, al momento non è una situazione che si verificherebbe in Italia.
In questo modo, l’ex presidente del Consiglio ha spiegato le ragioni della sua decisione di lasciare la presidenza della Commissione algoritmi. Ha anche chiarito le sue posizioni riguardo all’intervista a Repubblica e ha espresso le sue preoccupazioni riguardo al ruolo delle Corti Costituzionali.