Con le mani sporche: l’inchiesta su frode e maltrattamenti nei centri per migranti

Con Le Mani Sporche: L'Inchiesta Su Frode E Maltrattamenti Nei Centri Per Migranti Con Le Mani Sporche: L'Inchiesta Su Frode E Maltrattamenti Nei Centri Per Migranti
Con le mani sporche: l'inchiesta su frode e maltrattamenti nei centri per migranti - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Giugno 2024 by Giordana Bellante

Le accuse dei pubblici ministeri

La Procura di Milano ha posto sotto accusa Alessandro Forlenza e Consiglia Caruso, amministratori della Martinina srl, nell’ambito di un’inchiesta riguardante frodi in pubbliche forniture e turbativa d’asta, con particolare attenzione alle “condizioni disumane” in cui erano trattenuti i migranti nel Centro di permanenza per il rimpatrio del capoluogo lombardo.

Le indagini sulla Martinina srl

I pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri hanno avanzato la richiesta di rinvio a giudizio, soggetta all’approvazione di un gup, destinata anche alla società campana specializzata nella gestione di centri per migranti, oggetto di indagine per la sua responsabilità amministrativa. Secondo le analisi condotte dalla guardia di Finanza, all’interno del Cpr di via Corelli sono state accertate pratiche illecite considerate come “normali”, con comportamenti non conformi alla legge e al rispetto degli ospiti.

La denuncia dei maltrattamenti

Durante una perquisizione effettuata all’alba dell’1 dicembre 2023, la struttura, appaltata per oltre 4 milioni di euro, è stata trovata priva di servizi essenziali come supporto linguistico-culturale, assistenza legale, supporto psicologico e sociale, il tutto accompagnato da documentazione falsa. I migranti sottoposti a trattamento con un eccessivo uso di benzodiazepine, denunciati con prove video di tentativi di suicidi, mancata assistenza a malati, cibo scadente e acqua inadeguata. Le testimonianze di attivisti, personale e migranti, unite alle immagini raccolte dagli inquirenti, hanno portato alla richiesta di amministrazione giudiziaria della società, a causa delle condizioni inaccettabili a cui erano sottoposti gli ospiti della struttura.

Approfondimenti

    Procura di Milano: La Procura di Milano è l’organo che si occupa dell’esercizio dell’azione penale nella città di Milano e nella sua provincia. Responsabile dell’individuazione dei reati e dell’accertamento delle relative responsabilità penali, la Procura di Milano è uno dei principali uffici giudiziari in Italia, noto per la sua attività investigativa in diversi settori, tra cui la criminalità organizzata, la corruzione e le frodi.

    Alessandro Forlenza: Presunto amministratore della Martinina srl coinvolto nelle accuse di frodi in pubbliche forniture e turbativa d’asta. Il suo coinvolgimento in questo caso specifico indica un ruolo chiave nelle attività illecite contestate.

    Consiglia Caruso: Altro amministratore della Martinina srl coinvolto nelle accuse avanzate dalla Procura di Milano. Il suo coinvolgimento suggerisce che le indagini riguardino più di una persona all’interno dell’azienda.

    Martinina srl: Azienda soggetta ad indagine per frodi in pubbliche forniture e turbativa d’asta, con un focus particolare sulle condizioni dei migranti trattenuti nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Milano. L’azienda è oggetto di richiesta di rinvio a giudizio per responsabilità amministrativa.

    Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di via Corelli: Struttura di Milano menzionata nelle indagini come luogo in cui si sarebbero verificati maltrattamenti e condizioni disumane per i migranti trattenuti. La mancanza di servizi essenziali, la presenza di pratiche illecite e le condizioni inaccettabili denunciate dagli inquirenti e testimoni, hanno portato alla richiesta di intervento giudiziario.

    Paolo Storari e Giovanna Cavalleri: I Pubblici Ministeri che hanno condotto le indagini e avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per i soggetti coinvolti. Il loro ruolo è quello di investigare sulle presunte attività illecite e portare avanti l’azione penale nei confronti degli indagati.

    In generale, l’articolo evidenzia un caso di presunti maltrattamenti e condizioni inaccettabili nei confronti di migranti in un centro di permanenza per il rimpatrio a Milano, con amministratori e società coinvolte nell’inchiesta e soggette a procedimenti giudiziari. La vicenda mette in luce le responsabilità penali e amministrative e la gravità delle accuse mosse nei confronti degli indagati.

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