Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Confermata la condanna a 24 anni per Paolo Castellani per l’omicidio della moglie
La Corte d’assise d’appello di Trieste ha confermato la sentenza della Corte d’assise di Udine che, il 3 marzo 2023, aveva condannato Paolo Castellani a 24 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Elisabetta Molaro. L’uomo, di 45 anni, aveva confessato di aver ucciso la moglie con 71 coltellate nella loro villetta a Codroipo (Udine) la notte tra il 14 e il 15 giugno 2022.
Le scuse di Paolo Castellani e la richiesta di vedere le figlie
Durante l’udienza, Paolo Castellani ha preso la parola per la prima volta e ha chiesto scusa alla moglie, alle sue figlie, alla suocera e a tutte le persone colpite da questo tragico evento. Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, Castellani ha dichiarato di non riuscire a comprendere appieno quanto accaduto, definendo il suo gesto “un’azione commessa da una persona mite e sensibile che ha portato a una catastrofe”. Ha inoltre chiesto di poter ricevere notizie e di poter vedere le sue figlie, definendole “la sua vita”.
Il movente del delitto e la dinamica dell’omicidio
Il delitto è avvenuto nella villetta in cui la coppia viveva con le loro giovani figlie. Secondo il pm Claudia Finocchiaro, il movente del delitto è stato una “crisi coniugale”. La vittima era uscita con un’amica e al suo ritorno le due bambine dormivano nella stanza accanto alla camera da letto. Durante una discussione sempre più accesa, l’uomo ha preso un coltello da cucina lungo 27 centimetri e ha colpito ripetutamente la moglie fino a ucciderla.
Le parole dell’avvocato della madre della vittima
Petronilla Beltrame, madre della vittima, era presente in aula insieme all’avvocato Federica Tosel, che rappresentava la parte civile. Dopo la sentenza, l’avvocato Tosel ha commentato che la condanna era quella auspicata dalla famiglia. Ha inoltre sottolineato che ogni riduzione della pena sarebbe stata considerata come un’ulteriore ferita per Petronilla, come se la vita della figlia non meritasse una pena severa. Tosel ha apprezzato il fatto che Paolo Castellani abbia chiesto scusa per la prima volta durante l’udienza.