Ultimo aggiornamento il 20 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Contesto: Il 19 luglio 2020, una giornata che doveva essere di svago e divertimento si è trasformata in una tragedia a Brescia. Ansh Sharma, un bambino di 7 anni di origine indiana, ha perso la vita nella piscina di Lamarmora. In primo grado, il tribunale ha emesso le sentenze per gli imputati coinvolti in questa vicenda.
Prima Parte: La tragedia di Ansh Sharma e le accuse mosse
Sottotitolo 1: ‘annegamento di Ansh Sharma: un pomeriggio di svago trasformatosi in tragedia
Il pomeriggio del 19 luglio 2020, Ansh Sharma, un bambino di 7 anni, si trovava nella piscina di Lamarmora a Brescia, insieme ai suoi genitori. Quello che doveva essere un momento di svago e divertimento si è trasformato in una tragedia. Ansh è rimasto sott’acqua per due minuti, un lasso di tempo che si è rivelato fatale per il piccolo. soccorsi sono giunti immediatamente, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Sottotitolo 2: Le accuse mosse: omicidio colposo e omesso controllo
Dopo la tragica morte di Ansh, sono state avviate le indagini per far luce su quanto accaduto. Gli inquirenti hanno individuato due figure come responsabili: uno dei due bagnini che erano in servizio quel giorno e i genitori del bambino. Le accuse mosse sono state di omicidio colposo, per il bagnino, e di omesso controllo, per i genitori. ‘autopsia effettuata su Ansh ha escluso qualsiasi altra possibile concausa di morte, confermando che il bambino non soffriva di particolari patologie.
Seconda Parte: Le sentenze in primo grado e le responsabilità emerse
Sottotitolo 1: Le condanne in primo grado: 9 mesi per il bagnino e 6 mesi per i genitori
In primo grado, il tribunale di Brescia ha emesso le sentenze per gli imputati coinvolti nella tragica morte di Ansh Sharma. Il bagnino, ritenuto responsabile di omicidio colposo, è stato condannato a 9 mesi di reclusione. genitori del bambino, invece, accusati di omesso controllo, hanno ricevuto una condanna di 6 mesi ciascuno.
Sottotitolo 2: Le responsabilità emerse: l’importanza della vigilanza e del controllo
La tragica morte di Ansh Sharma ha portato alla luce l’importanza della vigilanza e del controllo, sia da parte di chi è preposto a questa funzione, come i bagnini, sia da parte dei genitori. La sentenza in primo grado ha sottolineato come sia stato determinante il mancato controllo da parte del bagnino e dei genitori, che avrebbero potuto evitare questa tragedia. Questo caso è un monito per tutti coloro che si trovano in situazioni simili, affinché la vigilanza e il controllo siano sempre al massimo livello, per prevenire incidenti e tragici eventi.