Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Medicina di genere: un approccio innovativo per migliorare la salute delle donne
Un approccio medico innovativo, basato sulla medicina di genere, potrebbe contribuire significativamente a ridurre la mortalità femminile in Italia. Ogni anno, infatti, oltre 35.000 donne muoiono a causa di malattie che potrebbero essere prevenute. La medicina di genere, che tiene conto delle differenze tra uomini e donne nella ricerca medico-scientifica, nella diagnosi, nella prevenzione e nelle cure specifiche, non solo migliora la qualità della vita delle persone, ma aiuta anche a guarire più rapidamente e a ammalarsi meno.
L’incontro sulla medicina di genere ‘Pari ma non uguali’
L’incontro sulla medicina di genere ‘Pari ma non uguali’, organizzato a Roma da Confcooperative in collaborazione con la Commissione Donne Dirigenti Cooperatrici, Confcooperative Sanità e Cooperazione Salute, si propone di combattere il gender gap anche nel campo della salute. Confcooperative ha da tempo avviato un impegno per garantire l’equità nelle cure di genere, un aspetto fondamentale in un paese come l’Italia, che si posiziona al quattordicesimo posto tra i paesi europei per investimenti in spesa sanitaria rispetto al PIL.
L’impegno delle cooperative per la medicina di genere
Confcooperative, che conta un’ampia presenza femminile nella sua compagine lavorativa, si impegna sempre di più a promuovere le pari opportunità nel contesto lavorativo. Anna Manca, presidente della Commissione Donne Dirigenti Cooperatrici e vice-presidente di Confcooperative, sottolinea l’importanza di un cambiamento culturale che vada oltre il campo scientifico, mettendo a disposizione l’esperienza della Commissione per informare, sensibilizzare e prevenire attraverso la promozione di stili di vita appropriati, la diagnosi precoce tramite campagne di screening mirate e l’adeguatezza delle cure.
Il sistema cooperativo punta sulla prevenzione e sulle cure personalizzate. Michele Odorizzi, presidente di Cooperazione Salute, sottolinea come la medicina di genere sia un approccio fondamentale che unisce il diritto alla parità di genere alla prevenzione e alla cura. Le cooperative sanitarie, che contano 3.600 strutture e un network di professionisti del settore, si impegnano a promuovere la medicina di genere al centro delle comunità, garantendo che nessuno venga trascurato.
La cooperazione sociosanitaria, che supporta quotidianamente 7 milioni di cittadini in vari contesti assistenziali, si rivela un alleato importante per il nuovo approccio medico. Grazie alla sua rete di professionisti e alla sua attenzione alle situazioni di maggiore fragilità, le cooperative sociosanitarie contribuiscono a promuovere la medicina di genere, assicurando che nessuno venga trascurato.
In conclusione, la sinergia tra il settore medico-scientifico, le cooperative sociali e sanitarie e la mutualità integrativa svolge un ruolo chiave nel miglioramento della salute e dell’assistenza sul territorio. L’obiettivo è quello di favorire un modello di salute personalizzato che tenga conto non solo della patologia, ma anche del genere, dell’età, della storia personale e del contesto sociale. La medicina di genere rappresenta un passo avanti verso una società più equa e una salute migliore per tutti.