Conferenza dei sindaci a Viterbo: opposizione alla nuova discarica di Norchia in discussione

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Conferenza dei sindaci a Viterbo: opposizione alla nuova discarica di Norchia in discussione - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 by Giordana Bellante

La mattina di oggi, la sede della Provincia di Viterbo ha ospitato una significativa conferenza tra i sindaci, convocata dal presidente Alessandro Romoli. L’incontro è stato indetto per affrontare la delicata questione dell’ipotetica realizzazione di una nuova discarica a Norchia. Il dialogo ha coinvolto i primi cittadini dei comuni limitrofi, creando un fronte unito nell’opposizione a questo progetto.

i dettagli dell’incontro

convinta partecipazione dei sindaci

Sotto la guida di Alessandro Romoli, i sindaci di Viterbo, Vetralla e Monteromano hanno preso parte a una riunione strategica per esaminare le implicazioni della proposta di discarica. Questa riunione si è rivelata fondamentale in previsione della prossima conferenza dei servizi regionale, nella quale verrà discussa l’istanza presentata alla Regione. La necessità di un’azione coordinata e tempestiva ha spinto i leader locali ad una mobilitazione attenta e critica.

Durante la conferenza, Romoli ha messo in evidenza l’urgenza di ottenere informazioni dettagliate sulla procedura e sulle posizioni della Regione riguardo alla creazione del nuovo impianto. Inoltre, i sindaci hanno discusso di strategie per sensibilizzare l’opinione pubblica e garantire un’adeguata rappresentanza delle preoccupazioni della comunità nei confronti delle autorità competenti.

l’istanza e le implicazioni

un progetto controverso

La discarica proposta prevede un invaso di 312.000 metri cubi, localizzato in un’area chiamata Piano del Casalone, situata a circa 1500 metri dal sito archeologico di Norchia. L’habitat circostante e il valore storico del sito hanno sollevato forti preoccupazioni tra i cittadini e i rappresentanti locali. Le autorità temono che un’eventuale realizzazione del progetto possa comportare seri danni ambientali e culturali.

Il sito dovrebbe sfruttare una ex cava, ma la sua trasformazione in discarica ha sollevato allarmi non solo sull’impatto ambientale, ma anche sull’inevitabile aumento del traffico di rifiuti, che aggraverebbe ulteriormente la situazione già delicata della Tuscia. La Regione dovrà esprimere il proprio parere, positivo o negativo, nel corso della conferenza dei servizi prevista nelle prossime settimane.

la posizione di romoli e dei sindaci

battaglia contro la gestione dei rifiuti

In una nota diffusa nei giorni scorsi, Romoli ha ribadito con fermezza il suo dissenso verso la creazione di una nuova discarica nel territorio, sottolineando che la Tuscia non dovrebbe essere considerata come un’area di smaltimento per rifiuti di altre province. “Non possiamo pagare per le incompetenze altrui,” ha dichiarato Romoli, evidenziando come il territorio ospiti già diversi impianti per il trattamento dei rifiuti provenienti da Roma e dalle province circostanti.

Il presidente della Provincia ha esortato i cittadini a monitorare attentamente la situazione, poiché la comunità è già gravata da un certo numero di impianti che trattano rifiuti, spesso non sufficientemente giustificati dalle rispettive amministrazioni locali. I sindaci hanno concordato sul fatto che la protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale della Tuscia deve essere una priorità indiscutibile.

mobilitazione della comunità

La conferenza di oggi rappresenta un passo cruciale per unire le forze nella lotta contro la proposta di discarica. I sindaci stanno pianificando ulteriori incontri e iniziative di sensibilizzazione per coinvolgere i cittadini nella questione, con l’obiettivo di raccogliere una massa critica di opposizione. La protezione dell’ambiente, della salute pubblica e del patrimonio culturale è emersa come una partita da giocare collettivamente dalla comunità locale.

In definitiva, l’opposizione alla creazione della nuova discarica a Norchia si sta trasformando in una battaglia simbolica per il rispetto dell’identità e dell’ambiente della Tuscia, portando alla luce la necessità di una gestione sostenibile dei rifiuti in tutta la regione.

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